Fondazione Banco di Napoli, la storia dell’acquisizione di Biblioteca e Emeroteca

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di Aldo Pace

La Biblioteca e l’Emeroteca della Fondazione Banco di Napoli furono istituite dal Direttore Generale del Banco, Nicola Miraglia il 18 ottobre 1906. La Biblioteca e l’ Emeroteca, pur essendo state conferite al Banco di Napoli Spa, rimasero nella disponibilità della Fondazione Banco di Napoli, in quanto sia i libri che i giornali rimasero, di fatto, nei locali della Fondazione di Via Tribunali, 213 Napoli. Si mia richiesta, il 21/10/2002, la Soprintendente Archivistico per la Campania, visti gli articoli 6 e 7 de decreto legislativo 29/10/1999 n 490 testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali, a norma dell’ art. 1 della legge 8/10/1997 n. 352, dichiarò con provvedimento scritto del 21/10/2002 prot.3550/1 il “Notevole Interesse Storico” per l’Archivio Storico del Banco di Napoli, compreso la Biblioteca e l’Emeroteca. Successivamente, richiesi al Presidente del Banco di Napoli Spa, la possibilità di trasferire la proprietà della Biblioteca e dell’Emeroteca dalla Società Bancaria alla Fondazione. Il CDA del Banco di Napoli Spa, del 19/12/2002, deliberò, su proposta del suo Presidente, la cessione a titolo gratuito della Biblioteca e dell’Emeroteca alla Fondazione. Sotto la data del 31/12/2002, il Banco di Napoli Spa, fu incorporato dal Sanpaolo Imi ed il 1/7/2003 fu costituita una nuova società Sanpaolo Banco di Napoli Spa. I contatti per la definizione della predetta cessione continuarono con gli esponenti del Sanpaolo. Il 17/12/2003, alla presenza del dott. Alfonso Iozzo, Amministratore Delegato del Sanpaolo Imi, della dott.ssa Maria  Rosaria de Divitiis, Soprintendente Archivistico per la Campania, del Prof. Adriano Giannola, Presidente della Fondazione Banco di Napoli e del Direttore Generale Aldo Pace, fu perfezionato il rogito, per atto Notaio Mario Mazzocca, della cessione gratuita, da parte del Sanpaolo alla Fondazione Banco di Napoli, della Biblioteca, con annessi cimeli, e dell’ Emeroteca. I cimeli, che rappresentano alcune tappe significative della storia del Banco di Napoli, ammontano a 250 pezzi, di cui la maggior parte in argento e oro. Essi sono costituiti da targhe, medaglie commemorative e da monete in oro, a partire da 1806.