Fisco, un sistema da ristrutturare
A Napoli la lezione di Victor Uckmar

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“Con il presidente del Consiglio Matteo Renzi abbiamo posto in essere un meccanismo di collegamento dopo il mio ‘richiamo’ fatto alla Borsa a inizio maggio. Sono “Con il presidente del Consiglio Matteo Renzi abbiamo posto in essere un meccanismo di collegamento dopo il mio ‘richiamo’ fatto alla Borsa a inizio maggio. Sono convinto che sia necessaria una radicale ristrutturazione del sistema tributario italiano, che la World Bank pone alla 137sima posizione su 183 Stati considerati. Ho suggerito a Renzi dieci interventi e da lui ho riscontrato un’apertura”. Lo ha detto Victor Uckmar, professore emerito dell’Università di Genova, a margine della XIV edizione di “Spring in Naples”, forum di fiscalità internazionale ed europea organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli. “Qualsiasi ordinamento tributario non può prescindere dalla salvaguardia dei diritti dell’uomo – ha osservato Vincenzo Moretta, numero uno dell’Odcec di Napoli -, che influenzano sotto vari aspetti la legittimità stessa dei sistemi fiscali. Per questo motivo abbiamo deciso di soffermarci su un tema così importante per la XIV edizione di Spring in Naples“. “I diritti dell’uomo vanno tutelati assicurando quelli fondamentali e civili“, ha evidenziato Franco Gallo, presidente emerito della Corte Costituzionale. “Il fisco non ha una funzione negativa ma dovrebbe andare a finanziare i diritti umani e sociali“. Per Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti italiani, “il contribuente vive spesso un’odissea causata dall’emergenza finanziaria degli Stati e da una pressione fiscale che aumenta sempre di più: di conseguenza, si è spesso costretti a subire normative inique contro le quali c’è possibilità di rivalersi, ma purtroppo con tempi ancora lunghi“. “I cittadini italiani – ha sottolineato Salvatore Tramontano, presidente della Fondazione Odcec NAPOLI – possono, nell’ipotesi in cui riscontrino violazioni dei diritti previsti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’uomo, presentare ricorso alla Corte di Strasburgo per verificare l’effettività di queste eventuali infrazioni“. “Importante porre l’attenzione sulla CEDU, la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo – è la riflessione di Francesco Tesauro, docente presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca – Si tratta di una carta che pone attenzione alla tutela dei diritti del contribuente, che possono essere difesi anche di fronte alla Corte di Strasburgo“. In conclusione, Alessandro Giovannini, presidente dell’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Tributario, ha posto l’attenzione sul “collegamento imprescindibile tra i diritti umani e la tutela del contribuente. C’è da dire che il nostro legislatore è un po’ sordo sotto questo punto di vista, forse perché indaffarato a far quadrare i conti. Ma si tratta di un aspetto che non va trascurato, in quanto rappresenta l’ossatura stessa del nostro Stato“. Al forum sono intervenuti Stefano Ducceschi, consigliere delegato della Fondazione dell’Ordine partenopeo; Roberto Chenal, giurista alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo; Giampaolo Cordiale, responsabile delle relazioni esterne del Congresso degli Enti Locali del Consiglio d’Europa; Marco Catalano, sostituto procuratore della Corte dei Conti della Campania; Antonella Mascia, avvocato; Valentina Barone, referendaria Corte di Giustizia dell’Unione Europea; Vitaliano Esposito, primo presidente onorario della Corte Suprema di Cassazione; Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte Costituzionale; i docenti Fabrizio Amatucci, Pasquale Pistone, Claudio Sacchetto, Clelia Buccico, Salvatore Muleo, Andrea Carinci, Paola Coppola; Laura Fabbri, consigliere responsabile Commissione Formazione ACF; Pasquale Saggese, Fondazione Nazionale Commercialisti.