Finissage di Napoli Eden progetto Annalaura Di Luggo

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In foto Annalaura Di Luggo e Graziella Pera

di Maridì Vicedomini

“LUX!”: questo il titolo del Finissage di” Napoli Eden” andato in scena con grande successo, venerdì 18 gennaio presso il salone di Palazzo Nunziante (sede di Fideuram Private Bank) nel cuore del salotto di Napoli, con la collaborazione di Luca De Magistris. “Napoli Eden”, ha spiegato l’ideatrice Annalaura di Luggo, “è il site-specific diffuso, realizzato in quattro piazze della città, che con le quattro grandi installazioni (Trìunphus, Pyramid, Gàminus, Harmònia), hanno per alcune settimane illuminato artisticamente la città. Il fil rouge tra le quattro opere d’arte è la rinascita della città di Napoli, che grazie alla luminosità dell’alluminio, diviene linguaggio trasversale con la funzione di sensibilizzare gli utenti sulle tematiche ambientali e sociali, proponendosi agli occhi dei cittadini e dei turisti in alta espressione di creatività. Questo progetto”, ha proseguito la di Luggo, “confluirà nell’omonimo film “Napoli Eden”, che mi vede protagonista, attualmente in fase di preparazione (con la regia di Bruno Colella e la distribuzione internazionale Ta Ta Tu). L’opera audiovisiva sarà un ulteriore approfondimento della mia attività artistica, da sempre diretta alla realizzazione di opere che modificano la percezione dello spazio e le coordinate del reale, attraverso l’utilizzo di tecniche e materiali diversi che dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione, catturano l’osservatore per renderlo interattivamente partecipe. ”Napoli Eden”, “ha spiegato infine la di Luggo, “vanta come curatore il Professore Francesco Gallo Mazzeo ed è stato realizzato con il supporto del CIAL di Milano ( Consorzio Imballaggi Alluminio) ed il patrocinio del Comune di Napoli (Assessorati alla Cultura, Turismo, Pubblica Illuminazione, Giovani e Patrimonio)”. Come ouverture, in passerella, sulle musiche originali del musicista Eugenio Bennato, presente all’evento, un singolare defilè di abiti “scultura” realizzati con alluminio riciclato, il materiale “simbolo” di Napoli Eden, dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, coordinati dalla loro autorevole docente, la nota costumista e scenografa, architetto Graziella Pera, la quale ha selezionato i 30 bozzetti disegnati da ciascun di loro, frutto di uno studio accurato su “miti” della “Moda Scultura” come Capucci, individuandone 12 da far sfilare a Napoli. La serata è poi proseguita con un’applaudita performance della Compagnia DNA del Claudia Sales LabArt Dance (Claudia Sales, Milena Pasquni, Annalisa Adiletta, Eleonora Foà, Roberta La Rocca, Susy Puglia, Anna Lupoli, Laura Amato), che ha suggellato attraverso la danza il senso di Napoli Eden, dal riciclo alla rinascita: ciò che era destinato alla fine in una discarica o in un magazzino, diviene oggetto di vitalità in un’originale idea di barocco contemporaneo, trasformando tutto in una teatralità che tende ad indicare un percorso di speranza in cui ciò che c’è oggi è una tappa di un itinerarium di gioia e felicità.