Festa del 1 maggio nelle diocesi, don Bignami: Lavoro al centro delle celebrazioni in tutta Italia

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in foto don Bruno Bignami, direttore dell'Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei (Imagoeconomica)

Un’attenzione particolare al dramma delle morti sul lavoro e celebrazioni – laiche e liturgiche – in tutta italia in concomitanza con la Festa del 1 Maggio: così la Chiesa italiana ricorda oggi San Giuseppe Lavoratore. “L’attenzione alla sicurezza sul lavoro è veramente un investimento che garantisce anche il miglioramento stesso del Pil”. Lo afferma don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, in una videointervista realizzata in occasione del 1 maggio, festa di san Giuseppe lavoratore. Commentando i contenuti del sussidio diffuso per la ricorrenza, don Bignami sottolinea che “il tema della cura è fondamentale in questo passaggio storico. Siamo ancora dentro una pandemia e, contemporaneamente, è scoppiata una guerra”. “Ci rendiamo conto – prosegue – di come per uscire da una pandemia sia stata fondamentale la cura, investire nella cura. Che è cura sanitaria ma innanzitutto centralità della persona. Se guardo le immagini di guerra di questi giorni si vede chiaramente come gli uomini sono quelli che combattono mentre le donne si prendono cura dei bambini e degli anziani. Un modello che va assolutamente superato: tutti dobbiamo imparare a prenderci cura, senza questa visione non ci sarà davvero un cambio di prospettiva, una vera innovazione sociale ma anche una vera innovazione nel campo del lavoro”. Rispetto alla drammaticità legata all’elevato numero di morti sul lavoro, don Bignami sottolinea che “nel periodo della pandemia abbiamo avuto il boom dello smart working, questo significa meno persone nei luoghi di lavoro, meno persone in viaggio per raggiungere i luoghi di lavoro”.