Ferrari, c’è poco Sud nella mappa dei fornitori

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Il gruppo Adler di Ottaviano (Napoli) è l’unico fornitore della Ferrari con un base nel Sud Italia. L’azienda di Paolo Scudieri, premiata nel 2011 dalla Casa di Maranello per il suo contributo in termini di innovazione tecnologica, progetta tanto la componente bag invisibile quanto il telaio superleggero della prima ibrida del Cavallino. Il colosso che produce auto di lusso, appena quotato in Borsa a Milano, non ha altri significativi legami con il Mezzogiorno e in generale con l’Italia, visto che la gran parte dei fornitori strategici è di provenienza estera. Due realtà soltanto hanno una certa aderenza con il Sud Italia: la Getrag Corporation Group (produce sistemi di trasmissione avanzati) si avvale della collaborazione di un centro di ricerca e sviluppo con sede a Modugno (Bari) e la Magneti Marelli (componenti hardware e software per auto sportive) che ha due stabilimenti a Napoli, uno per exhaust systems e l’altro per plastic components and modules, uno a Melfi (Potenza) che si occupa di suspension systems, uno a Tito Scalo (Potenza) con competenze su componenti plastiche e il Powertrain di Modugno (Bari). Per il resto Ferrari si avvale di grandi gruppi internazionali come Bosch, Bridgestone, Cytec, Ihi, Michelin, Pirelli e Trw. “La maggior parte della produzione e assemblaggio – fanno sapere al Denaro dalla Casa modenese – viene effettuata direttamente in Ferrari, del resto solo così è possibile rendere originale ogni pezzo”.