Ferragosto: attese 15 mln di presenze, giro d’affari di oltre 3,7 miliardi

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Folla di turisti a Fontana di Trevi a Roma, 30 Aprile 2022. ANSA/CLAUDIO PERI

 

Il caldo torrido non ferma i turisti. Per i giorni di Ferragosto tra il 15 e il 18 del mese sono attese 14,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive, di cui il 56% di viaggiatori italiani. Il ponte ‘d’oro’ movimenterà un giro d’affari di oltre 3,7 miliardi.Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che ha monitorato le principali piattaforme di prenotazione online, sono poche le camere ancora disponibili. A essere prenotato è il 91% dell’offerta, circa un punto in più rispetto al 2023, anche se – per la coincidenza del calendario – il ponte dello scorso anno è stato un giorno più lungo. Nonostante la prevalenza complessiva dei turisti italiani, si registra una leggera flessione della domanda interna rispetto lo scorso anno. Secondo le stime di Cna Turismo e Commercio, saranno gli ospiti provenienti da oltre confine a spendere di più, una spesa la loro quantificata intorno ai due miliardi, mentre gli italiani in vacanza si fermeranno a 1,7 miliardi. La voce più importante è costituita dalle spese per la ricettività che ammonteranno a 1,3 miliardi, per il 55% a carico degli stranieri e per il residuo 45% degli italiani. A seguire il trasporto, che vale circa 600 milioni, e la ristorazione, che si ferma a 570 milioni. Anche per queste voci la quota dei turisti stranieri sarà maggiore di quella degli italiani, con oltre 400 milioni per i trasporti, principalmente a causa della crescita delle tariffe aeree, e 300 milioni per la ristorazione. I regali, per sé e per gli altri, e i biglietti per gite, musei, gallerie, attività ricreative e sportive, vale a dire le spese per gli acquisti e ‘per altri motivi connessi al turismo’, sono destinati a valere tra i 950 milioni e il miliardo.Per le località marine il tasso medio di occupazione delle strutture è del 95%, in aumento di circa 2 punti; anche per le località dei laghi sale al 95% con un punto in più rispetto al 2023. Le strutture delle aree rurali/collina registrano una sostanziale stabilità, così come quelle delle aree del termale, mentre aumenta di 3 punti il volume delle prenotazioni registrato dalle strutture delle località di montagna. Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’83%, contro l’82% dello scorso anno, nonostante le alte temperature. Tra le regioni del Nord Est si distingue il Trentino-Alto Adige con un tasso di occupazione del 97%. Per le regioni del Nord Ovest spicca il dato della Valle d’Aosta e della Liguria, rispettivamente con il 95% e il 97%. Nel Centro Italia il valore più elevato è quello delle Marche. Per il Sud e le isole i tassi di saturazione più alti sono stati rilevati per l’Abruzzo e la Sardegna.