“Siamo Cyborg. This Cyborg è la nostra ontologia: ci dà la nostra politica”. E’ una frase di Donna Haraway, inserita nel Manifesto Cyborg-Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo-1991, ricorda Giovanna Borrello, “Siamo Cyborg. This Cyborg è la nostra ontologia: ci dà la nostra politica”. E’ una frase di Donna Haraway, inserita nel Manifesto Cyborg-Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo-1991, ricorda Giovanna Borrello, protagonista giovedì 23 aprile 18,00 presso il Monidee Café di Napoli, in Piazza Trieste e Trento, per il nuovo appuntamento di Café Filo. Borrello sottolinea come “Il femminismo americano, partendo dalla constatazione che ormai siamo tutti Cyborg, ha usato i risultati dei progressi tecnologici come l’unica possibilità di liberazione da comportamenti e ruoli sociali arcaici e sessisti. In Italia il femminismo, non tutto ma prevalentemente, non ha mai ritenuto positivo lo sviluppo della Tecnica. E’ interessante così confrontare le opposte tendenze che dividono il femminismo occidentale, e non solo”. E nelle parole finali, in quel non solo,si aprono i possibili altri mondi di confronto; non si può non pensare alle migliaia di donne (mogli, madri, giovani lavoratrici e professioniste ) morte nel sale del Mediterraneo, ad altre migliaia di giovani studentesse stuprate e rapite nel cuore dell’Africa , alle tante spose/bambine violentate o vendute. Il femminismo, cyborg o meno, deve fare i conti anche con queste crude verità. Letture a cura di Chiara Paraggio e Dario Rea di Teatro Dissolto.