Femminicidio, presentato l’Osservatorio antiviolenza sulle donne, De Raho: Grande opportunità

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“L’esistenza di un osservatorio contro la violenza sulle donne consente di prevenire e affrontare le situazioni in maniera tempestiva. È una rete di persone che dovrà avere orecchie e occhi ovunque, perché bloccare l’escalation di violenza è l’unico modo per restituire parità di dignità a  donne e uomini. Un aspetto che dovrebbe interessare non solo bambini e ragazzi, ma soprattutto gli adulti. Gli uomini dovrebbero capire che la donna è compagna di vita, figlia, sorella, madre: tutti dovremmo sentire questo problema con la stessa sensibilità”. Lo ha detto il magistrato napoletano Federico Cafiero De Raho, procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, alla presentazione dell’Osservatorio Antiviolenza sulle Donne, l’iniziativa promossa da Federsociale in collaborazione con la Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Napoli, Terziario Donna e i Giovani Imprenditori.“Bisogna sempre denunciare i gesti di violenza, già quando avvengono le prime volte – è l’appello che ha rivolto Carla Caiazzo, la donna che fu bruciata dall’ex compagno a Pozzuoli mentre era incinta di 8 mesi, in un videomessaggio -. In amore non è possibile che si usi violenza, se accade deve scattare un campanello d’allarme forte. Rivolgersi subito ai centri d’ascolto e alle autorità competenti, parlarne con amici e parenti è d’obbligo. Io sono a metà del mio percorso, è una degenza lunga: le cicatrici psicologiche non andranno più via, per curare quelle sul corpo ho bisogno di fare altri interventi”. 
“L’Osservatorio contro la violenza sulle donne è uno strumento che fungerà da collante tra tutte le associazioni che già operano sul territorio – ha spiegato Salvatore Isaia, presidente nazionale di Federsociale – Attraverso gli sportelli itineranti all’interno delle aziende e nelle sedi istituzionali territoriali di Federsociale e Confcommercio, l’Osservatorio fornirà assistenza psicologica, medica  e legale a tutte le donne che ne faranno richiesta. Il luogo di lavoro spesso è il primo posto dove le donne che hanno subito maltrattamenti riescono a descrivere gli eventi che accadono loro. Necessario quindi mettere a loro disposizione uno strumento reale e concreto”.
Arianna Cavallo, presidente Terziario Donna Napoli, ha affermato: “Lo sportello contro la violenza è importante per rompere il muro di silenzio e dare vita a un’opera di prevenzione. Stiamo portando avanti un programma finalizzato a un cambiamento culturale, che permetta di rispettare le leggi che già ci sono. Crediamo che debba avvenire una doppia emancipazione, anche da parte dell’uomo: ecco perché speriamo di aprire sportelli all’interno delle aziende”.
“E’ importante che gli imprenditori – osserva Senofonte Demitry, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Napoli  – costituiscano un fondo economico per realizzare nel corso dell’anno attività di prevenzione e assistenza psico-legale a favore delle donne. Oggi è forte la spinta verso la tutela della salute del lavoratore, ma esiste anche una normativa per le donne vittima di violenza che deve essere sempre più conosciuta”.
Per Michela Rostan, Commissione Giustizia della Camera dei Deputati: “Prevenire, punire e proteggere le donne sono i nostri obiettivi. I luoghi di lavoro rappresentano la prima valvola di sfogo per una violenza subita in famiglia o da un compagno. Questo Osservatorio può essere molto efficace per mettere in campo serie azioni educative”.
Secondo Chiara Marciani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania: “E’ importante sensibilizzare. Serve un’attenzione costante per contrastare la violenza sulle donne. La Regione ha messo in piedi una serie di iniziative che spero trovino il sostegno delle imprese”.
Daniela Villani, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, ha rimarcato: “Pieno sostegno al’iniziativa, ritengo che presidiare i luoghi di lavoro con gli sportelli contro la violenza sulle donne sia uno di quegli atti rivoluzionari che possano cambiare il modo di affrontare questa problematica”.
Per Vincenzo Argenzio, azienda ospedaliera II Università di Napoli, “purtroppo anche noi che ci occupiamo di chirurgia plastica dobbiamo affrontare questa problematica. Oggi lo facciamo in maniera precoce, nei primi giorni, avendo la possibilità di utilizzare strumenti di tecnologia avanzata”.
“Finalmente ci sarà un ascolto, un’attenzione, la possibilità di non vergognarsi delle violenze subite”, ha sostenuto Luigi De Maio, psichiatra forense. “Dobbiamo essere attenti perché questo è un problema che condiziona intere famiglie”.
Alla conferenza sono intervenuti Maria Caniglia, presidente della Commissione Welfare del Consiglio Comunale di Napoli; Rosa Praticò, vicepresidente dell’associazione “Mai più violenza infinita”; Diana Porreca, vicepresidente associazione “Insieme per la vita”; Annamaria Ghedina, commissione pari opportunità Sindacato Unitario Giornalisti Campania;  Elisa Russo, presidente associazione “La forza delle donne”; Maurizio Zuccaro, avvocato penalista. 
Presente, in qualità di testimonial, la cantante ed attrice Monica Sarnelli.