Felicio De Luca nuovo commissario della Fondazione Villaggio dei ragazzi

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Felicio De Luca, commercialista ed esperto fallimentarista di Napoli, è il nuovo commissario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, storica istituzione di Maddaloni (Caserta) da decenni simbolo di legalità e di lotta alla devianza minorile con i suoi istituti e il suo Convitto, dal 2014 in profonda crisi finanziaria e pericolosamente vicina al fallimento. De Luca, nominato dalla Regione, succede al generale della Guardia di Finanza Giuseppe Alineri, che si era dimesso a luglio dopo la bocciatura da parte del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (sezione fallimentare) del “piano di rientro dal debito” presentato dalla Fondazione. La nomina del neo-commissario è arrivata dopo che ieri i lavoratori della Fondazione avevano scritto un ultimo disperato appello al governatore De Luca e all’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, chiedendo un segnale di immediato interesse verso la vicenda in modo da evitare il fallimento; sono 170 i lavoratori, 350 invece gli studenti che frequentano le scuole della Fondazione. Il tempo stringe: il 3 agosto scorso la Fondazione aveva depositato, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, domanda di concordato preventivo con riserva, allo scopo di tentare di evitare la immediata dichiarazione di fallimento; entro 60 giorni, prorogabili di altri 60, doveva poi essere presentata domanda definitiva di concordato, basata su un “piano di rientro” dall’imponente debito, piano del quale un professionista in possesso dei requisiti di legge avrebbe dovuto attestare la fattibilità. Ciò non è ancora avvenuto, nonostante i ripetuti appelli dello stesso Alineri, che più volte ha chiesto alla Regione “l’adozione delle iniziative e dei provvedimenti necessari a rendere possibile la presentazione della domanda definitiva di concordato e scongiurare definitivamente il fallimento di questa gloriosa istituzione”. Il neo commissario non avrà dunque molto tempo per presentare domanda definitiva di concordato, e provare così salvare la Fondazione fondata da Don Salvatore d’Angelo 70 anni fa e amata da Giulio Andreotti.