Federico II, 791 e non dimostrarli festa grande con Sorrentino e Jovanotti

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Gaetano ManfrediCompie 791 anni ma non li dimostra: A festeggiare la Federico II ci sarà anche Jovanotti il prossimo 5 giugno, anniversario della fondazione del più antico ateneo pubblico del mondo. Non solo: seguirà la laurea “honoris causa” a Paolo Sorrentino, poi una festa concerto in piazza del Gesù per il 45enne regista premio Oscar, con musica di Peppe Servillo e dei Solis String Quartet: sono solo alcune delle iniziative dell’Università Federico II di Napoli per il 5 giugno, giorno in cui l’ateneo tra i più antichi del mondo festeggerà i suoi 791 anni. Il giorno precedente, il 4 giugno, ad incontrare gli studenti sarà Jovanotti. “Un appuntamento che entrerà stabilmente nel nostro calendario – spiega il rettore Gaetano Manfredi illustrando il programma di Buon compleanno Federico”. “Istituita nel 1224 da Federico di Svevia, la nostra è stata la prima università laica aperta a tutti i cittadini dell’impero e in continuità con questa tradizione oggi la Federico II si apre idealmente a tutta la comunità e a tutta la cittadinanza con numerose manifestazioni dislocate nelle sedi didattiche, museali, monumentali. Sorrentino è una grande personalità napoletana e testimonia la dimensione internazionale della nostra cultura“. L’Open day di tutti i dipartimenti inizierà alle 9,00 del mattino, alle 14,00 la nuova Orchestra Scarlatti nel chiostro di san Marcellino e Festo proporrà un intermezzo musicale, alle 15 nell’aula Pessina saranno premiati gli studenti meritevoli, seguirà nell’aula magna storica la cerimonia per Sorrentino, reduce dal festival di Cannes dove era in concorso con ‘Youth’. Sullo scalone della Minerva il coro polifonico dell’università dedicherà un saluto al regista, dalle 20 la festa si sposterà in piazza dove ci saranno 500 posti a sedere e sarà possibile assistere gratuitamente al concerto e all’incontro del pubblico con Sorrentino. “La Campania è tra le regioni meridionali la meno colpita dal fenomeno della migrazione universitaria – spiega Manfredi commentando i recenti dati che vedono penalizzate le università del Sud – anche qui diminuiscono purtroppo i diplomati che si iscrivono all’Università. È importante invece sostenere il diritto allo studio, ed è quello che anche noi vogliamo fare“.