Presentato questa mattina a Salerno, presso la sede di Federcepicostruzioni di via Galloppa, il primo “albero eretico” piantato in Campania: un particolare manufatto in cemento bianchissimo e biossido di titanio, che grazie all’azione del sole e del vento, è in grado di “attirare” anidride carbonica e altre sostanze inquinanti, per trasformarle in nitrati, carbonati, solfati e altri minerali inerti. Quattro alberi “eretici” sono in grado di svolgere sull’ambiente un’azione benefica equivalente a quella di un albero naturale.
All’evento hanno partecipato Antonio Lombardi, presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Pasquale Persico, economista, già docente universitario e Domenico Fabio, imprenditore di Caggiano (SA), che ha realizzato il particolare manufatto in cemento, di forma ettagonale.
“Questo tipo di cemento – ha dichiarato Pasquale Persico – è stato realizzato dall’Italcementi più di 25 anni fa. È chiaramente costoso, ma forse è possibile pensare che dobbiamo avere più coraggio e usare il cemento anche in quantità minima, per avere una mitigazione del calore. Sono cose molto semplici, ma la pressione sul risparmiare costi è molto forte. A volte però sono dei segnali importanti. Sono i tanti i materiali, come i residui delle grandi piantagioni di riso, che possono diventare materiale per l’edilizia utile per realizzare una vera transizione ecologica. Transizione ecologica è anche usare intelligenza, usare un pensiero che guarda al futuro e, come diceva Camus, perché ci dobbiamo far prendere in contropiede dalla storia? Facciamo il contrario, prendiamo noi in contropiede la storia. Pensiamo al futuro e non ci lamentiamo sempre: interpretiamo, stiamo sempre sul pezzo per fare cose nuove e condividendo progetti. L’albero eretico è la dimostrazione che si può ridurre lo smog anche con il cemento”.
“Abbiamo voluto installare, “piantare” l’albero eretico proprio nella sede di Federcepicostruzioni – ha aggiunto il presidente Antonio Lombardi – proprio per far capire la simbiosi che c’è tra costruttori e tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’albero eretico, in biossido di titanio, con l’azione del sole e del vento fa sostanzialmente da mangia-smog, e trasforma l’anidride carbonica e tutte le sostanze inquinanti in materiale inerte. Vogliamo così dimostrare come si può fare edilizia ecocompatibile anche utilizzando tecnologie innovative per l’ambiente. Ma vogliamo anche riportare l’attenzione su un tema concreto che è quello del piano delle città, la riqualificazione urbana, che in Italia sta avvenendo a due velocità: si procede molto bene a Milano, una capitale europea in cui si stanno realizzando grandi interventi di riqualificazione urbana, 18 quartieri che stanno prendendo forma e che migliorano la vivibilità dei cittadini; dall’altro lato ci sono fondi del PNRR inutilizzati. C’è stato un taglio alle risorse sulle riqualificazioni delle città con la rimodulazione del PNRR di oltre un miliardo e mezzo di euro. Oggi abbiamo la possibilità di sfruttare questa opportunità e dobbiamo sfruttarla fino in fondo per migliorare la vita dei cittadini, riqualificare le aree urbane degradate, ma soprattutto migliorare gli spazi e la vivibilità. È una tematica importante del PNRR e cogliamo anche l’occasione per lanciare un allarme sulla spesa dei fondi: 113 miliardi accreditati all’Italia, ma ad agosto 2024 la spesa era ferma a 52 miliardi. Abbiamo oltre 62 miliardi ancora in cassa da spendere e quindi c’è un problema di procedure. Lo diciamo da tempo: bisogna accelerare la spesa anche perché il 2026 alle porte. Dovremmo spendere 140 miliardi di fondi del PNRR più 30 miliardi dei fondi aggiuntivi, più ancora i fondi coesione, i fondi FERS regionali. Segnaliamo anche il ritardo nell’attivazione delle misure dei POR e dei FERS regionali, in Campania abbiamo ancora quasi 500 miliardi da spendere, e sulla programmazione 2021-2027 siamo fermi allo 0,70 della spesa. Dati della Ragioneria generale dello Stato che evidenziano quanto sia importante la velocità: i cittadini vogliono che si realizzino le promesse che sono state fatte”.