Federalberghi Ischia: Senza russi perdiamo il 15% di presenze straniere

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in foto il porto di Ischia

Un colpo da decine di migliaia di arrivi in meno, principalmente dalla Russia ma anche dall’Ucraina. Queste le conseguenze della guerra sulla stagione turistica di Ischia, isola del golfo di Napoli dove, prima della pandemia, i russi erano arrivati ad essere il secondo mercato turistico dopo quello tedesco, tradizionalmente affezionato all’isola verde. “I russi rappresentano il 13-14% del nostro turismo internazionale, con gli ucraini ci mancherà complessivamente almeno il 15% del turismo internazionale che accoglievamo sull’isola”, spiega all’Adnkronos il presidente di Federalberghi Ischia e Procida, Luca D’Ambra, che non nasconde la preoccupazione per la perdita di “una fetta importante” del mercato turistico ischitano. Quello russo inoltre è considerato un turismo di qualità, anche se negli ultimi tempi sull’isola era sbarcata anche la classe media: “Siamo partiti con una presenza dei russi in particolare nelle strutture dalle tre stelle in su, un segmento ‘alto spendente’ – sottolinea D’Ambra – ma si era ormai consolidata anche la presenza della classe media: amministrativi, statali e così via”.
La perdita del mercato russo, e in minor misura ucraino, va ora compensata con il rafforzamento di altri mercati: “Ci stiamo muovendo in particolare su quello americano, che prima della pandemia era in grande aumento”. A tal proposito il presidente di Federalberghi Ischia e Procida non nasconde la sua soddisfazione per il ritorno del volo diretto Napoli-New York: “Siamo contenti che sia stato ripristinato”, dice. Resiste il “nocciolo duro” del turismo internazionale rappresentato dai tedeschi, svizzeri e austriaci, da decenni presenza fissa a Ischia, e si registra già dal mese di aprile “un aumento dei turisti francesi”. Si spera inoltre di poter beneficiare, come in realtà già sta accadendo, di Procida Capitale italiana della cultura 2022: “Siamo contenti che Procida stia facendo un po’ di luce dopo anni di buio – racconta D’Ambra – e già tra aprile e maggio ha fatto registrare gli stessi numeri che normalmente faceva in un intero anno. Ischia è un po’ una sorella maggiore di Procida, ha più posti letto che insieme ai Campi Flegrei serviranno per gestire l’overflow di Procida. Siamo contenti di dimostrare, per l’ennesima volta come già successo con Matera, che con il turismo e con la cultura si mangia”.