Federalberghi, assemblea nazionale a Capri: fari puntati su turismo di elite e riduzione delle tasse

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In foto da sinistra Andrea Pancani, Flavio Briatore, Gian Marco Centinaio, Bernabò Bocca

di Massimo Cerrotta

È entrata nel vivo, presso il Grand Hotel Quisisana di Capri (Napoli), la 69a Assemblea Nazionale di Federalberghi, quest’anno incentrata sul valore del turismo nell’economia italiana e sulla discussione di strategie e modelli innovativi come patrimonio per la crescita.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Capri Gianni De Martino, dell’assessore al Turismo di Anacapri Massimo Coppola e dell’assessore allo Sviluppo e alla Promozione del Turismo della Regione Campania Corrado Matera, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha dato il via ai lavori con una relazione introduttiva incentrata su alcune priorità, come il sostegno agli investimenti, lo sviluppo dei servizi, il contrasto all’abusivismo e all’evasione, e la diminuzione della pressione fiscale, in primis sugli immobili.
“Riteniamo che il rilancio dell’economia passi soprattutto attraverso una riduzione generalizzata della pressione fiscale, in tutte le sue componenti” ha dichiarato Bocca. “Bene quindi l’ipotesi di ridurre il prelievo sui redditi, appiattendo la curva della progressività dell’imposta arrivando a una sorta di flat tax. Male, anzi malissimo, pensare di finanziare questo intervento con un aumento della imposizione indiretta sui consumi, che avrebbe il solo effetto di deprimere ulteriormente la domanda interna.”
Bocca ha poi continuato il suo intervento schierandosi contro l’imposta di soggiorno, definita come “il bancomat che le amministrazioni comunali incapaci di gestire i propri conti utilizzano per ripianare, in molti casi senza successo, i buchi creati da gestioni malaccorte”. E poi ancora: “Se si ritiene di dover utilizzare la leva della tassa di soggiorno, cosa che io sconsiglio vivamente, allora si abbia quantomeno l’accortezza di destinare realmente il gettito alla riqualificazione delle città chiave di accoglienza turistica.”
All’incontro, moderato dal vicedirettore di La7 Andrea Pancani, hanno partecipato anche l’imprenditore Flavio Briatore e il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio.
“Siamo il paese del no, degli invidiosi, delle restrizioni e delle complicazioni inutili, e tutto questo allontana il turista abbiente, che invece richiede semplificazione durante le proprie vacanze” queste le parole di Briatore, che nel corso della discussione ha anche voluto precisare che una maggiore apertura al turismo d’élite potrebbe concretamente rilanciare il volano dell’economia.
Sulla stessa linea anche il Ministro Centinaio: “Il nostro è un sistema che respinge il turismo di lusso a causa delle troppe limitazioni e della carenza dei servizi. In questo senso, il nostro impegno è quello di coordinare al meglio il confronto sul turismo, argomento che è, e questo va sempre precisato, competenza esclusiva delle singole Regioni.”