La Regione Campania si trova oggi a un punto di svolta cruciale nel percorso di digitalizzazione dei servizi sanitari, grazie all’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0. Questo strumento, fondamentale per l’efficienza e la qualità delle cure, è al centro delle iniziative di aggiornamento tecnologico e formazione degli operatori sanitari. In occasione dell’avvio del programma di formazione, tenutosi nella prima metà di luglio, Massimo Bisogno, Direttore Generale dell’Ufficio Speciale per la Crescita e la Transizione Digitale, ha illustrato i progressi del Fascicolo Sanitario Elettronico, con un focus sull’aggiornamento tecnologico e i benefici del FSE 2.0. «Grazie agli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che ha destinato 34 milioni di euro per la formazione e altri 34 milioni per l’adeguamento tecnologico, la Regione Campania ha potuto avviare una trasformazione necessaria,” ha spiegato Bisogno. Prima del 2021, la Campania si trovava in una situazione di partenza complessa, con un tasso di alimentazione del Fascicolo pari a zero. Questo scenario ha offerto l’opportunità di costruire un sistema completamente nuovo, orientato alle esigenze attuali coinvolto sia il settore pubblico che quello privato accreditato, con un focus iniziale sulla produzione e archiviazione dei referti medici. Questo approccio ha permesso di raggiungere rapidamente gli obiettivi stabilità dal PNRR, posizionando la Campania come una delle prime regioni italiane a ottenere tali risultati. «Il fatto che noi abbiamo un Portale Salute del Cittadino che consente di consultare il Fascicolo, fare la scelta e revoca del medico, visualizzare le ricette e le esenzioni tutto in un unico punto, non è scontato in Italia,» ha sottolineato Bisogno. FSE 2.0 è un investimento cruciale per migliorare l’assistenza sanitaria. «Gli operatori della sanità devono vedere questo investimento per quello che è: una grande opportunità per migliorare l’efficacia delle cure,» ha affermato Bisogno. Questo strumento, infatti, non è solo un archivio di dati, ma una risorsa organizzata che consente ai medici di accedere rapidamente e facilmente alle informazioni critiche sui pazienti. La struttura del sistema, infatti, permette di visualizzare e utilizzare i dati in modo mirato, migliorando così la qualità delle cure. Per garantire l’efficacia del FSE 2.0, è essenziale investire nella formazione degli operatori sanitari. “È fondamentale che la formazione non sia solo tecnica ma anche orientata all’acquisizione delle esigenze degli operatori,” ha spiegato Bisogno, evidenziando l’importanza di un’interfaccia utente chiara e intuitiva. Questo approccio inclusivo mira a rendere l’uso del Fascicolo un’esperienza positiva e utile per tutti, evitando il rischio di una mancata adozione da parte degli utenti finali. Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico non è solo uno strumento per la consultazione dei referti. Grazie al Portale Salute del Cittadino, gli utenti possono accedere a una vasta gamma di servizi. Questo sistema centralizzato rappresenta un valore aggiunto significativo per i cittadini, le aziende sanitarie ei professionisti della salute, rendendo l’accesso alle informazioni sanitarie più semplice e immediato. I cittadini possono accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico tramite il Portale del Cittadino – Regione Campania o scaricando l’app «Campania in Salute» per dispositivi mobili, disponibile su App Store (per iOS) e Google Play (per Android).