Fari puntati sulla base logistica dell’Onu a Brindisi

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Fari internazionali a fine Febbraio 2023 su Brindisi e la sua base logistica delle Nazioni unite, con due giorni di eventi per l’arrivo in città del sottosegretario generale dell’Onu Atul Khare e del rappresentante permanente dell’Italia nell’organismo internazionale, Maurizio Massari. Una serie di appuntamenti nelle giornate di domenica 26 e lunedì 27 febbraio, organizzati a quattro mani dal Comune e dalla Ungsc (United nations global service center, la base per i servizi globali delle Nazioni unite), diretta attualmente da Giovanna Ceglie. Palazzo di città, infatti, ha recentemente approvato una delibera con la quale si mette nero su bianco la collaborazione tra le due realtà, sulla base del calendario che è stato elaborato. Una due giorni che, per il Comune, viene ritenuta «un momento particolarmente qualificante nel rapporto tra la Base Onu e la città, che rafforza un legame con il territorio che ne enfatizza la strategicità», sottolineando che sono attese autorità locali, nazionali ed internazionali. In particolare, la prima delle iniziative che ha coinvolto i due ospiti un tour a piedi per le strade del centro cittadino, nel pomeriggio di domenica, a cui ha fatto seguito un aperitivo all’interno di palazzo Nervegna, nella sala Capitello. Qui è avvenuyi il saluto delle autorità del territorio, dal sindaco Riccardo Rossi al presidente della Provincia Toni Matarrellied al parlamentare brindisino Mauro D’Attis, che aveva incontrato proprio Ceglie per fare il punto sulla presenza in città delle Nazioni unite. In serata, invece è avvenuto l’appuntamento con un concerto all’interno del Nuovo teatro Verdi, con la consegna delle chiavi della città al vice-segretario generale. Il giorno dopo si è tornato a palazzo Nervegna, dove in tarda mattinata si è tenuto prima un punto stampa con il vice segretario Khare e l’ambasciatore Massari ed a seguire il seminario “Supporting peace with new alliances and skills: a focus on the Un hub of Brindisi” (“Supportare la pace con nuove alleanze e competenze: un focus sul centro dell’Onu di Brindisi”). Si tratta di una visita ritenuta molto importante dalla direttrice della base logistica brindisina, che nei giorni scorsi si era soffermata sulla preparazione all’arrivo di Massari e Khare, anche nell’ottica della crescita del polo delle Nazioni unite nel capoluogo adriatico. Ma la storia dell’organizzazione internazionale in città comincia già nel 1994, quando viene realizzata la Unlb (la base logistica dell’Onu): Brindisi, in particolare, è scelta per una serie di criteri che vanno dal posizionamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali ed aeroportuali o ancora per la particolare posizione della città, ritenuta particolarmente favorevole dal punto di vista geografico e strategica dal punto di vista satellitare. La Unlb si evolverà nella Ungsc, che attualmente garantisce tre tipologie di servizi, soprattutto a servizio delle missioni Onu nel mondo: la cosiddetta “supply chain” (la catena di distribuzione della logistica), tecnologie geospaziali, di informazione e telecomunicazione e servizi centrali. Dal 2000 è presente a Brindisi anche l’Unhrd (il deposito di pronta risposta umanitaria dell’Onu) del World food programme, uno dei sei centri in tutto il mondo di questo tipo. Nel mondo attorno alle basi Onu brindisine c’è anche la scuola europea, rivolta soprattutto ai figli dei dipendenti: di recente, un emendamento di D’Attis alla legge finanziaria ha stanziato tre milioni di euro in tre anni per garantire l’assunzione di docenti madrelingua.