“Doing business with the United Arab Emitares” è il titolo e l’obiettivo del seminario digitale dedicato alle Pmi italiane realizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi e quella degli Emirati a Roma. Un’occasione unica di confronto attivata dal primo Gruppo bancario italiano forte di una rete internazionale capace di accompagnare lo sviluppo delle imprese nazionali sui mercati esteri, che nell’occasione si è avvalsa della sinergia con le diplomazie dei due Paesi, con la partecipazione degli ambasciatori Adbulla Ali AlSubousi e Lorenzo Fanara e degli addetti tecnico-economici delle due sedi diplomatiche.
L’iniziativa rientra nell’ampio progetto di Intesa Sanpaolo volto a supportare l’export e gli investimenti delle Pmi italiane, in particolare per quelle dei settori di maggiore interesse per il mercato emiratino: food and beverage, agritech, fashion, mechanincs and electrical engineering, technology, furniture, pharma-healthcare.
Chiave di volta è il programma di Intesa Sanpaolo “Il tuo futuro è la nostra impresa” recentemente attivato e centrale nelle strategie di sviluppo delle imprese clienti, che possono contare sulla messa a disposizione di 120 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare le progettualità in ambiti prioritari tra cui, accanto a Transizione 5.0, energia e progresso digitale, spiccano la fidelizzazione e lo sviluppo sui mercati esteri.
Ad aprire i lavori Abdulla Ali AlSubousi, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, Lorenzo Fanara, ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Gregorio De Felice, chief economist e responsabile Research Department Intesa Sanpaolo, ha illustrato il contesto economico globale e quello peculiare degli Emirati Arabi. Gli interventi tecnici sono stati affidati ad Angela Di Maria, sddetta finanziaria della Banca d’Italia presso l’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, Sara Almheiri, responsabile Sezione Affari economici dell’Ambasciata degli Eau a Roma, Anna Roscio, executive director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, e Giovanni Bozzetti, presidente Efg Consulting.
Intesa Sanpaolo è presente negli Emirati Arabi con le filiali di Dubai e Abu Dhabi della rete estera della Divisione Imi Corporate & Investment Banking. Un punto di riferimento per le imprese che operano nell’area, nell’ambito della presenza internazionale del Gruppo in circa 40 Paesi grazie a banche controllate, hub corporate, uffici di rappresentanza, filiali e accordi di collaborazione con banche corrispondenti estere; cui si aggiunge una rete di partner italiani ed esteri che garantiscono assistenza in oltre 160 Paesi. Un network che permette al Gruppo di affiancare le imprese italiane con un’assistenza consulenziale dedicata con oltre 300 specialisti dedicati all’estero e un’ampia gamma di soluzioni finanziare e non, per cogliere le opportunità di crescita sui nuovi mercati come su quelli maturi.
Analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo
Gli scambi commerciali dell’Italia con gli Eau nel 2023 hanno raggiunto 8,8 miliardi di euro, in aumento del 9,5% a/a. Nel primo semestre 2024 l’interscambio è stato di 4,9 miliardi di euro (+25,8% anno su anno). Nella prima parte di quest’anno l’export ha segnato una variazione positiva del 21,8%. I principali settori delle importazioni italiane sono costituiti da metalli, soprattutto preziosi oltre all’alluminio, prodotti petroliferi raffinati, greggio, indumenti esterni e calzature, prodotti di gioielleria e oreficeria. Le esportazioni dirette negli Eau vedono nei prodotti di gioielleria e oreficeria, la voce più rilevante, seguiti da macchinari meccanici, calzature e articoli di pelletteria, apparecchi elettrici e autoveicoli.
Oltre al settore petrolifero, gli Eau si stanno orientando a incentivare produzioni ad elevato contenuto tecnologico, che ne caratterizzeranno sempre più il commercio, oltre che la struttura economica del paese. Sono presenti circa quaranta zone speciali che beneficiano di agevolazioni fiscali, amministrative e logistiche. I settori che maggiormente sono incentivati dalle Autorità governative sono quelli della manifattura, in particolare l’alimentare e le tecnologie agricole, la metallurgia, la chimica, i veicoli ed i macchinari ad elevato contenuto tecnologico, l’aerospaziale, la farmaceutica e biotecnologie. Tra i servizi, il commercio e l’e-commerce, l’educazione e la ricerca scientifica, il turismo ed i servizi sanitari.
Lo stock di investimenti diretti esteri negli Eau al 2023 era di 225 miliardi di dollari, mentre l’ammontare degli investimenti emiratini nel mondo era di 262 miliardi di dollari. Gli investimenti diretti esteri italiani in Eau erano pari a 11,6 miliardi di euro. Sono presenti nel Paese, secondo il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale italiano, oltre 600 aziende italiane.