Fallisce la Terme di Stabia
Licenziati cento lavoratori

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Il tribunale di Torre Annunziata chiude definitivamente l’esperienza delleTerme di Stabia, la società partecipata dal Comune di Castellammare (Napoli) che ha la titolarità di uno dei complessi curativi più Il tribunale di Torre Annunziata chiude definitivamente l’esperienza delleTerme di Stabia, la società partecipata dal Comune di Castellammare (Napoli) che ha la titolarità di uno dei complessi curativi più importanti d’Italia. Il primo effetto del fallimento decretato dai giudici è la chiusura immediata del contratto tra Centro Laser, l’azienda che da gennaio 2015 prende in gestione le terme, e i 100 dipendenti impegnati in varie mansioni. La beffa ulteriore, per i lavoratori, è rappresentata dall’impossibilità di accedere alla cassa integrazione.


Auchan. Il colosso francese della grande distribuzione presenta un imponente piano di ridimensionamento del proprio impegno in Campania. Dal primo luglio prossimo è attiva la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale. Si procede così al taglio dei salari, nella misura del 40 per cento, e alla riduzione delle coperture per i casi di infortunio sul lavoro e malattia. In Campania la multinazionale individua 320 dipendenti in esubero. Il ridimensionamento interessa gli ipermercati di Napoli, in via Argine, Giugliano, Mugnano, Nola e Pompei.


Carrefour. Un intoppo burocratico causa la chiusura del supermercato di Cava de’ Tirreni (Salerno): manca l’autorizzazione regionale. L’Ugl, in queste ore, chiede di velocizzare le pratiche per evitare il licenziamento dei dipendenti e la chiusura del punto vendita.


Fergom. Non ci sono spiragli per il proseguimento dell’attività ma almeno arrivano gli arretrati. L’azienda battipagliese dell’indotto Iveco, infatti, sarà a breve in grado di saldare ai lavoratori le spettanze di dicembre 2014. Per il futuro, invece, tutto è rimandato all’azione delle istituzioni che provano in qualche modo a salvaguardare la fabbrica nonostante la decisione di Iveco di assegnare il contratto di fornitura ad un’altra impresa, la Cooper Standard di Oliveto Citra (Salerno).


Hotel Fiorenza. Finisce in vendita, dopo 50 anni di attività, una delle più importanti strutture ricettive di Salerno. Ubicato nella zona orientale della città, in via Trento, l’Hotel Fiorenza è di proprietà dell’imprenditore 84enne Leonardo Martellini, già presidente per dodici anni del gruppo Albergatori di Confindustria Salerno. “La cessione è inevitabile, nell’ultimo anno registriamo un calo del volume d’affari del 50 per cento”, dice il titolare.


Mercatone Uno. Il 26 aprile potrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro per i 30 dipendenti del centro commerciale di Mirabella Eclano (Avellino). In quella data, infatti, scade lo “svuota tutto” disposto dall’azienda. Chiaro preludio, secondo il personale, alla chiusura dell’attività. I lavoratori del complesso che inizia la sua attività nel 1998 in questi giorni scrivono una lettera a Pierluigi Bernasconi, amministratore delegato della M.Business, la società che gestisce i centri Mercatone Unoin tutta Italia. Nella missiva si chiede di offrire certezze sul futuro, anche se la decisione adottata è quella di chiudere.


Moscati. Riduzione del personale del 20 per cento in tre anni e pagamenti di straordinari e prestazioni in regime di libera professione effettuate in ospedali fermi, in alcuni casi, dal 2007. È il quadro che i sindacati rappresentano ai vertici dell’azienda ospedaliera avellinese, alla quale chiedono un’immediata inversione di tendenza per evitare agitazioni.


Prysmian. La multinazionale che produce cavi per reti elettriche ed è specializzata nella realizzazione di collegamenti sottomarini farà sapere a breve quale sarà il destino dello stabilimento di Pignataro Maggiore (Caserta), dove 150 dipendenti lavorano con contratti di solidarietà. La società, che in questi giorni sta parlando con il ministero dello sviluppo economico, sta per delocalizzare in Romania parte della produzione. Pignataro potrebbe così chiudere lasciando in piedi, invece, il sito di Pozzuoli (Napoli).


Villaggio dei Ragazzi. La società di gestione della struttura con sede a Maddaloni (Caserta) prova a rimettere in ordine i conti con il contributo della Regione Campania. Dopo aver saldato le spettanze arretrate fino ad agosto compreso, grazie a un assegno da 400mila euro staccato dall’amministrazione regionale, il commissario Rosa De Lucia lavora per ottenere altri 600mila euro e pagare così per intero tutti gli stipendi arretrati. Ma bisogna fare i conti con i creditori del Villaggio dei Ragazzi e con una situazione di cassa che, senza il sostegno della Regione, rende impossibile proseguire le attività.