Eventi, tutto pronto per gli Stati Generali della Cultura: a Napoli anche il Ministro Franceschini

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Enti locali, imprese e operatori culturali, esponenti del terzo settore, scuole, università, ordini professionali insieme per definire le nuove linee strategiche del settore culturale in Campania. Si aprono lunedì prossimo al Palazzo Reale di Napoli gli Stati Generali della Cultura (21 e 22 ottobre) un appuntamento fortemente voluto dalla Regione Campania come momento di confronto tra soggetti diversi a vario titolo interessati alle sorti di un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio campano. Ci sarà anche il Ministro Dario Franceschini ma il suo è solo il nome più altisonante di un parterre ricco di personalità, a cominciare dal governatore Vincenzo De Luca.

Cosa accadrà? Intanto la Regione Campania darà conto delle attività svolte nel corso di questi anni, ma sarà anche l’occasione per “ragionare sulle direttrici di cambiamento per costruire e progettare luoghi di dialogo e di confronto con una logica di coesione e partecipazione”, si legge sul portale regionale.

La logica con cui nascono gli Stati Generali della Cultura è proprio quella di mettere insieme, all’interno di gruppi di lavoro – sei per la precisione – soggetti diversi provenienti da vari ambiti culturali come biblioteche, archivi, performing arts, cinema, musica, per favorirne il confronto e la condivisione di esperienze.

L’aspirazione è quella di “arrivare a definire nuove linee strategiche che possano fornire alla cultura, intesa come un unico modo di essere e di sentire la storia e il territorio, le categorie non solo interpretative, ma soprattutto di sviluppo sociale, economico e politico”.

Gli Stati Generali della Cultura saranno dunque “l’occasione per tutti gli operatori culturali (e non solo) per conoscere le azioni svolte dalla Regione Campania ed i progetti già in cantiere, fare conoscere la propria attività, discutere e costruire relazioni con altri operatori culturali della Campania, partecipare alla definizione di idee e di proposte da presentare per la prossima programmazione regionale in tema di cultura come tema unificante per le politiche di coesione”.

Come detto sono sei i panel di sfudio proposti: cultura, identità e formazione (Referenti: Lucio D’Alessandro, Elda Morlicchio, Fulvio Tessitore); cultura, nuove tecnologie e comunicazione (Referenti: Gaetano Manfredi, Titti Marrone); cultura, amministrazione pubblica e modelli gestionali per lo sviluppo del territorio (Referenti: Antonio Lampis, Marianella Pucci, Maria Utili); cultura, cinema, audiovisivo e sviluppo economico territoriale (Referenti: Edoardo de Angelis, Titta Fiore); cultura e nuovi strumenti di supporto alle imprese culturali e creative, modelli di collaborazione pubblico/privati (Referenti: Stefano Consiglio, Manuela Veronelli); cultura e spettacolo dal vivo (Referenti: Ruggero Cappuccio, Renato Carpentieri, Rosanna Purchia).

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