Eva Elisa Fabbris nuova direttrice del Madre

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Eva Elisa Fabbris. Foto di Andrea Rossetti (fonte sito Museo Madre)

Eva Elisa Fabbris, curatrice e storica dell’arte, è la nuova direttrice del Madre, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania, e avrà un contatto triennale. “Eva Elisa Fabbris ha presentato un progetto che si è distinto per il valore scientifico e l’aderenza alla mission del Madre – dichiara Angela Tecce, presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee -. Il CdA ha condiviso le valutazioni della commissione esaminatrice individuando in lei il direttore, una figura nuova per la Fondazione dopo le modifiche statutarie. Ringrazio tutti i membri della commissione, la Regione Campania e la direttrice artistica uscente Kathryn Weir”. La selezione è avvenuta tramite avviso pubblico. In commissione con Tecce, Letizia Magaldi, Achille Bonito Oliva, Adam Weinberg, Alice Pratt Brown Director, Anna Mattirolo. Fabbris, veneta, classe 1979, dottore di ricerca in Studi Umanistici, ha lavorato nei dipartimenti curatoriali di Fondazione Prada, Milano (2016-23); Galleria Civica di Trento (2009); Museion, Bolzano (2008-09) e come curatrice indipendente. Insegna alla Nuova Accademia di Belle Arti (MI). “E’ un onore e un privilegio – il suo primo commento – È un museo con una storia autorevole. Nella città di Napoli, in cui l’arte contemporanea costituisce una straordinaria radice culturale condivisa, è luogo di eccellenza per il dibattito sulle arti, che con energia si apre alla dimensione internazionale. Nell’iniziare questo incarico, ambisco a contribuire alla crescita di questa istituzione nell’incontro con pubblici nuovi e nella sperimentazione di modelli di condivisione della conoscenza in un programma dinamico, basato sulla ricerca e inclusivo. Immagino un Madre indirizzato alla sostenibilità, vitale, curioso, capace di offrire strumenti multidisciplinari per interrogare la contemporaneità; un museo che sia “casa” per artiste e artisti, e stimolo costante per i suoi tanti e differenziati pubblici”.