Europa forte per sfide globali

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Definire un’agenda per l’Europa che metta al centro il lavoro, i giovani, le imprese e ancora la crescita e le infrastrutture. Questi i punti chiave di un documento che verrà elaborato da BusinessEurope – la confederazione delle imprese europee – in vista delle elezioni di maggio. Si è tenuta oggi a Roma la prima tappa del road show che vede Confindustria come primo partner a fare da apripista ad una serie di incontri che Pierre Gattaz farà in tutte le principali capitali europee: Berlino, Madrid, Parigi, Varsavia. Misure concrete più specifiche in favore dell’industria saranno poi illustrate alla Commissione europea nel corso dell’estate.
Confindustria e BusinessEurope hanno indicato quattro macro-obiettivi da perseguire per rafforzare la competitività europea: attuare una politica industriale coerente ed efficace; investire nell’innovazione e nel digitale; rafforzare strumenti comuni; rendere prioritarie coesione sociale ed economica. Le imprese saranno il fulcro di questa azione. Perché come ha ripetuto anche oggi Vincenzo Boccia “dobbiamo mettere le persone al centro della società e le imprese al centro dell’economia”. Ma dal presidente di Confindustria arriva anche un monito ai partiti italiani ed europei, affermando che “il mondo economico ha occhi più larghi di quello della politica, fate vostre idee meno nazionaliste per costruire una Europa più forte”.
Gattaz e Boccia hanno condiviso l’idea di creare un’Europea forte, con un ruolo chiave nel mondo in grado di dettare le priorità, leader mondiale nell’innovazione, che funzioni in modo efficiente e sia coesa dal punto di vista economico ed inclusiva dal punto di vista sociale. Perché la competizione non sarà e non deve essere tra paesi europei ma tra l’Europa e i giganti mondiali come Usa, India e Cina. Infatti come ha sottolineato Boccia, “nessuno Stato membro da solo è in grado di affrontare le sfide globali che riguardano i cittadini e le imprese europee. Da imprenditori, vogliamo contribuire a costruire un’Europa che diventi un modello vincente per fare impresa e creare posti di lavoro”. Per fare questo “sarà necessario stimolare gli investimenti pubblici e privati, al fine di completare le infrastrutture transnazionali materiali e immateriali”. Il tema degli investimenti è il collante tra politica europea e nazionale. Alla luce di un dato Istat che annuncia ufficialmente la recessione nel nostro Paese, secondo Boccia è necessario “reagire di fronte al rallentamento dell’economia e occorre aprire immediatamente i cantieri, utilizzando le risorse già stanziate per oltre 26 miliardi”.