Eternit, sentenza choc: il reato è prescritto

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A cura di Antonio Arricale Nessun colpevole, nessuna pena. Si chiude con una sentenza choc il maxi processo Eternit per disastro ambientale che vedeva come unico imputato, dopo la morte del A cura di Antonio Arricale Nessun colpevole, nessuna pena. Si chiude con una sentenza choc il maxi processo Eternit per disastro ambientale che vedeva come unico imputato, dopo la morte del barone belga Louis De Cartier, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny. La Cassazione ha deciso l’annullamento senza rinvio di tutte le condanne sancite dalla Corte d’Appello il 3 giugno del 2013 perché i reati sono prescritti. La sentenza, annunciata ieri sera un po’ a sorpresa (il verdetto era atteso in settimana), era nell’aria visto che qualche ora prima era giunta la richiesta di prescrizione formulata dal procuratore generale della Suprema Corte, Francesco Iacoviello. Immediata la reazione dei famigliari delle vittime che lavoravano negli stabilimenti Eternit, morti per mesotelioma pleurico, il tumore provocato dall’inalazione di polveri d’amianto. Nell’aula magna di piazza Cavour e davanti al Tribunale hanno urlato “Vergogna! Vergogna!”. Borse asiatiche Mercati asiatici poco mossi questa mattina. Il Nikkei (+0,07%) ha chiuso la seduta poco distante dal livello di chiusura del giorno precedente, sostenuto dalla debolezza dello yen che ha sfondato quota 118,00 nei confronti del dollaro. Praticamente invariata anche la borsa di Shanghai mentre Hong Kong guadagna lo 0,1% e Seul ha chiuso in ribasso dello 0,45%. Molti i dato macro rilasciati questa mattina. Il ministero delle Finanze giapponese ha reso noto quello relativo alla bilancia commerciale che in ottobre ha segnato un declino del 26% del deficit a 709,995 miliardi di yen (28esimo mese consecutivo in negativo, ma il dato segna il livello più basso dal giugno 2013) dal dato di settembre rivisto a 960,6 miliardi (958,3 la lettura preliminare) e contro un consensus per 1.027 miliardi. L’export nel mese è cresciuto del 9,6% contro il 4,5% atteso dagli economisti e a fronte del progresso del 6,9% registrato in agosto. Le importazioni sono cresciute del 2,7% dopo l’incremento del 6,2% in settembre e a fronte di attese per un aumento del 3,4%. Secondo i dati diffusi dalla nipponica Chain Stores Association, in ottobre le vendite nei supermarket sono calate per il settimo mese consecutivo. Continua a sentirsi l’impatto dell’incremento della tassa sui consumi dal 5 all’8% in vigore dal 1° aprile s corso (in marzo il dato aveva segnato un balzo del 9,4%, maggior progresso dal 2001), e lo scorso mese la flessione delle vendite è stata pari all’1,9% dopo il declino dell’1% registrato in settembre. Su base mensile, però, il dato segna un progresso del 3,2%. E sempre il Giappone resta per il sesto mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione: nel mese di novembre, però, il dato preliminare dell’indice Pmi stilato da Markit/Jmma si attesta a 52,1 punti, ben al di sotto dei 52,7 punti del consensus e contro la lettura finale che per ottobre aveva fatto segnare 52,4 punti. Il sottoindice dell’output sale invece in novembre a 53,5 punti, valore più alto dallo scorso marzo, dalla lettura definitiva di 51,3 punti in ottobre. In Cina, invece, l’attività manifatturiera è calata a novembre ai minimi degli ultimi sei mesi. Il dato preliminare del Purchasing Managers Index (Pmi) elaborato da Markit/Hsbc è sceso a 50,0 punti dalla lettura finale di ottobre a 50,4 punti, a fronte di attese degli economisti per 50,2 punti. Pechino si è fermata quindi proprio alla soglia dei 50 punti che separa crescita da contrazione. L’indice della produzione manifatturiera è sceso invece sotto tale soglia da 50,7 punti di ottobre a 49,5 punti in novembre. I dati definitivi saranno pubblicati il prossimo 1° dicembre. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in territorio negativo dopo i record degli ultimi giorni. Il Dow Jones ha perso lo 0,01%, l’S&P500 lo 0,15% e il Nasdaq Composite lo 0,57%. Dalle minute della Fed è emerso una certa preoccupazione per la bassa inflazione. Nell’ultima riunione del Fomc tra i banchieri centrali c’è stato un confronto su solidità della ripresa economica e tempistica del rialzo dei tassi di interesse. Piuttosto deludenti i dati macroeconomici pubblicati in giornata. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali sono lievemente diminuiti nel mese di ottobre passando da 1.038 mila unità a 1.009 mila unità. Il dato e’ inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano u n valore pari a 1.025 mila unità. Le Licenze edilizie hanno invece mostrato un incremento passando da 1.031 mila unità a 1.080 mila unità (consensus 1040 mila unità). Sul fronte societario Staples +8%. Il rivenditore di articoli per l’ufficio ha pubblicato una trimestrale migliore delle attese. L’utile adjusted si è attestato a 0,37 dollari per azione (consensus 0,36 dollari) mentre i ricavi sono calati del 2,5% a 5,96 miliardi (consensus 5,93 miliardi). Tesla Motors -4%. Morgan Stanley ha tagliato le stime di utile per azione del produttore di auto per il 2014 e 2015. Target +6%. La catena discount ha chiuso il terzo trimestre con un utile adjusted di 0,54 dollari su ricavi per 17,73 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,47 dollari su ricavi per 17,5 miliardi. BlackBerry -5%. Morgan Stanley ha tagliato il rating sul titolo del produttore di smartphone a underweight da equal weight. Lowe’s +6%. La catena di negozi di articoli per la casa ha rivisto al rialzo la stima di utile 2014 di 5 centesimi a 2,68 dollari per azione. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,9%, il Ftse100 di Londra lo 0,5% e l’Ibex35 di Madrid l’1%. CGG +22%. Technip (-5%) ha lanciato una offerta pubblica di acquisto sulla società dei servizi di geofisica per l’industria petrolifera a 8,3 euro per azione. BHP Billiton -1,5%. Il gruppo minerario ha detto che presenterà ai propri azionisti a maggio del prossimo anno il progetto di separazione di alcune attività. ThyssenKrupp +2,5%. Il gruppo siderurgico ha annunciato a sorpresa il pagamento del dividendo sugli utili dell’esercizio 2013/2014. La cedola sarà pari a 0,11 euro per azione. Basf -0,8%. Kepler ha tagliato il rating sul titolo del gruppo chimico a reduce da hold. Casino -4%. La divisione online Cnova del gruppo degli outlets debutterà sul Nasdaq ad un prezzo inferiori al previsto. Bbva (titolo sospeso). La banca spagnola ha deciso di avviare l’aumento di capitale per il quale ha avuto delega dai soci il 16 marzo del 2012 e perciò promuoverà una ricapitalizzazione da 152,1 milioni di euro. Le nuove azioni saranno offerte ad investitori istituzionali. Italia Il Ftse Mib segna -1,12%, il Ftse Italia All-Share -1,05%, il Ftse Italia Mid Cap -0,50%, il Ftse Italia Star -0,32%. Mercati azionari europei in calo. Ieri sera l’S&P 500 ha terminato a -0,15%, il Nasdaq Composite a -0,57 %, il Dow Jones Industrial a -0,01%. I future sui principali indici USA al momento sono in ribasso dello 0,3% circa. A Tokyo l’indice Nikkei 225 ha chiuso a +0,07% mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha fatto segnare -0,10%. Telecom Italia (-2,5%) in netto ribasso: ieri pomeriggio a mercato chiuso F2i ha precisato, in merito alle voci che parlavano di un’offerta di Telecom Italia per il 53,8% di Metroweb, di aver ricevuto da più operatori manifestazioni informali di interesse che saranno esaminate dal management nelle prossime settimane. Al riguardo di recente erano circolate voci su una proposta, concorrente a quella di Telecom Italia, da parte di Vodafone. Ricordiamo anche le attese per il cda di domani in cui il board di Telecom esaminerà il dossier relativo agli asset in Brasile. Avvio debole per i bancari con l’indice FTSE Italia Banche a -1,4%. In evidenza BP Milano (-2,2%), Bper (-2,4%) e Banco Popolare (- 2,1%). Anche Unicredit (-1,1%) in flessione: MF scrive che la vendita di Uccmb (società che gestisce i crediti problematici di Unicredit) potrebbe subire un ritardo a causa di divergenze sul prezzo con l’acquirente, la cordata formata da Prelios (+6,4%) e Fortress. Vendite su Enel (-1,7%) che ieri ha chiuso il collocamento retail di azioni Endesa con incremento dell’offerta iniziale e richieste per 1,7 volte l’ammontare iniziale. Oggi si chiuderà l’offerta agli istituzionali e verrà fissato il prezzo: ieri Reuters ha scritto che secondo due fonti il prezzo sarà fissato all’interno della forchetta 13,5-13,8 euro. Ieri gruppo ungherese Mol e il ceco Cez hanno presentato offerte non vincolanti per rilevare il 66% di Sloveske elektrarne in mano a Enel.


I dati macro attesi oggi Giovedì 20 novembre 2014 00:50 GIA Bilancia commerciale ott; 02:35 GIA Indice PMI manifatturiero (prelim.) nov; 02:45 CINA Indice HSBC PMI manifatturiero (prelim.) nov; 08:00 GER Indice prezzi alla produzione ott; 09:00 FRA Indice PMI manifatturiero (prelim.) nov; 09:00 FRA Indice PMI servizi (prelim.) nov; 09:30 GER Indice PMI manifatturiero (prelim.) nov; 09:30 GER Indice PMI serviz i (prelim.) nov; 10:00 EUR Indice PMI composito (prelim.) nov; 10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (prelim.) nov; 10:00 EUR Indice PMI servizi (prelim.) nov; 10:00 ITA Fatturato industriale set; 10:00 ITA Ordini all’industria set; 10:30 GB Vendite al dettaglio ott; 12:00 GB Indice CBI (ordini industriali) nov; 14:30 USA Inflazione ott; 14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione; 15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero (prelim.) nov; 16:00 EUR Indice fiducia consumatori (flash) nov; 16:00 USA Indice anticipatore ott; 16:00 USA Indice Philadelphia Fed manifatturiero nov; 16:00 USA Vendite abitazioni esistenti ott.