Est(ra)Moenia punta alla rigenerazione sociale. Prezioso: scuola, sanità e sicurezza

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in foto Ambrogio Prezioso, presidente di Est(ra)Moenia

di Giuseppe Delle Cave

Le tre “s”: scuola, sanità, sicurezza. Ambrogio Prezioso, il presidente di Est(ra)Moenia, le cita spesso al primo convegno dell’Associazione che ha contribuito a fondare e che presiede da circa un anno. Un gruppo di lavoro di imprenditori, professionisti, studiosi che si pone come obiettivo quello di riammagliare la periferia orientale di Napoli al centro antico. “Ma non può esserci rigenerazione urbana senza rigenerazione sociale”, dice con piglio deciso intrattenendosi con i cronisti prima dell’inizio della convention. Un incontro che, non a caso, si tiene nell’aula magna del polo universitario di San Giovanni a Teduccio, famoso per essere sede dell’Apple Developer Academy e per essere diventato un modello nazionale di innovazione. Un hub in grado oggi di incubare imprese, startup e spin-off, dove però c’è anche tanta innovazione sociale. E’ infatti per questo centro di ricerca, studio, sperimentazione che passa il riscatto di un quartiere. Tecnologia e sociale, pubblico e privato. Parte da qui, dal popoloso e popolare quartiere di San Giovanni la “missione” di Est(ra)Moenia. Questa mattina ad aprire i lavori insieme al presidente Prezioso c’erano le istituzioni, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il rettore della Federico II Matteo Lorito su tutti, ma anche imprenditori (a partire dal presidente dell’Ance Napoli, Angelo Lancellotti), docenti universitari, professionisti.
Raffaele Belli, esperto di trasformazione digitale delle imprese e per l’occasione moderatore dell’evento, ne ha subito sollecitato le riflessioni.
“La riqualificazione di Napoli Est è una sfida su cui abbiamo puntato molto – ha detto il primo cittadino -, qui si misura la svolta di cui ha bisogno la città. La Porta Est rappresenta il nodo infrastrutturale fondamentale per decongestionare piazza Garibaldi e migliorare la vivibilità dell’intera area. Continuando a mettere a sistema le esperienze positive, nell’ottica della collaborazione tra pubblico e privato, riusciremo a realizzare inclusione sociale e sviluppo economico. Infrastrutture e dignità devono camminare insieme”. Più avanti toccherà a Lorito affrontare il tema del rilancio delle periferie, sottolineando il ruolo della Federico II, “che ovunque si è insediata ha portato un valore aggiunto, è successo a Fuorigrotta, poi a San Giovanni a Teduccio e ora a Scampia. La presenza di studenti e ricercatori fa aumentare il senso di appartenenza al territorio. Napoli Est è un’area strategica molto importante, siamo partiti con San Giovanni e andremo avanti fino a Ercolano. Ci sono grandi prospettive di crescita anche grazie ai fondi del Pnrr. L’Università è pronta a fare la propria parte con attività, centri di ricerca, studenti per quest’area straordinaria anche per le sue connessioni con il mare”.
Il presidente dell’Ance Napoli Angelo Lancellotti ha quindi chiuso la sessione dei saluti istituzionali ricordando come “non ci deve essere competizione tra associazioni nell’occuparsi della città ma confronto”. Aggiungendo: “Personalmente sarei contento se ci fossero altre dieci Est(ra)Moenia, non temo alcuna competizione, si lavora in un clima di collaborazione con le altre associazioni”. Il numero uno dei costruttori ha anche evidenziato l’esigenza dell’elaborazione di un “Documento Preliminare di Piano, che, da un lato potrebbe anticipare le decisioni relative a questa come ad altre aree e, dall’altro, porterebbe all’obiettivo più volte sottolineato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di giungere alla definizione del nuovo Piano Urbanistico Comunale in un’ottica di proiezione moderna, di sviluppo e sostenibilità economica e sociale”.

Prezioso: Un nuovo metodo di lavoro, si uniscano le forze di mondi anche distanti
“L’area orientale di Napoli ha bisogno di credere di più in se stessa, investendo su un’infrastrutturazione a 360 gradi e migliorando le ‘3S’: scuola, sanità e sicurezza. C’è bisogno che il territorio diventi maggiormente attrattivo per gli investitori, ma per riuscirci occorre un nuovo metodo di lavoro, nel quale si uniscano le forze di mondi anche distanti”. Ha affermato Ambrogio Prezioso nell’intervento che ha preceduto la presentazione da parte di professionisti e docenti universitari di progetti operativi per Napoli est. Nel corso della sua relazione il presidente di Est(ra)Moenia ha avuto anche modo di ricordare che perché “il modello San Giovanni è emblematico”. “Questo polo della Federico II – ha spiegato – presto raddoppierà e ad esso si sommerà quello di Agritech. Gli imprenditori però non sono stati a guardare. Il Gruppo Tavassi con Temi-Gls ha messo su un servizio di logistica che è un’eccellenza internazionale qui a Napoli est. Paolo Graziano non delocalizza, anzi rigenera il proprio stabilimento decidendone la ristrutturazione e l’ampliamento. Ce ne sono tante altre di iniziative private, per ora ancora riservate, che sono destinate ad accendere più di una speranza, creando quell’ottimismo premessa essenziale perché poi avvengano le cose”.

Il “Parco Lineare”, un parco urbano nell’area compresa fra le due stazioni
Nel corso del convegno è stato presentato “Parco lineare”, progetto a cura degli architetti Giancarlo Scognamiglio, Marina Habetswallner ed Elvira Romano, che nel 2019 hanno ricevuto dalla Metropolitana di Napoli l’incarico di redigere il progetto definitivo di riqualificazione urbana dei luoghi serviti dalle nuove stazioni della Linea 1 Piazza Poggioreale e largo Tribunale, e della progettazione di un parco urbano a servizio dell’area est compreso fra le due stazioni. “L’area dell’intervento è uno spazio senza carattere attualmente in stato di abbandono e fortemente penalizzato dall’attraversamento del viadotto della SS 162”, spiegano i tre professionisti. “Obiettivo sarà di ricucire da un punto di vista architettonico, urbanistico e paesaggistico, la zona in uno spazio unico dedicato al verde, allo sport e al tempo libero, donando così a questo pezzo di città il suo parco urbano. Con l’estensione del progetto si è pensato di recuperare anche alcune aree limitrofe al parco attraverso la restituzione di funzioni che possano essere di volano allo sviluppo e allo stesso tempo stimolanti e aggregative per i residenti”.

Cartenì: Spread di accessibilità dell’area orientale di Napoli
La relazione su “Progetti e proposte per l’accessibilità” ha analizzato invece i risultati di uno studio condotto dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e coordinato dal professore Armando Cartenì sullo spread di accessibilità dell’area orientale di Napoli. “Lo studio evidenzia come oggi mediamente ogni napoletano per muovesti in città ha disponibile una stazione ferroviaria o una fermata di tram a poco più di 10 minuti a piedi da casa, a fronte di una accessibilità pedonale alle attuali stazioni ferroviarie dell’area est di oltre 20 minuti, che solo in parte sarà migliorata in seguito agli interventi in corso di realizzazione o già programmati nel PUMS della Città metropolitana (attesa una riduzione di spread di circa il 40%). Lo studio evidenzia inoltre come per riequilibrare l’accessibilità dell’area rendendola comparabile a quella, ad esempio, dell’area occidentale occorrerebbero altre politiche ed interventi di mobilità sostenibile che non possono prescindere anche da uno sviluppo e promozione della mobilità ciclo-pedonale, atteso che l’area est è anche all’interno della rete europea della ciclabilità Eurovelo”.

in foto da sinistra Ambrogio Prezioso, Andrea Annunziata, Ennio Cascetta, Edoardo Cosenza, Bruno Discepolo

La tavola rotonda: Annunziata, Cascetta, Cosenza, Discepolo
Dopo le relazioni da parte dei tecnici, si sono confrontati sui temi del convegno – infrastrutture, mobilità e logistica – anche gli amministratori, di oggi e di ieri. Tutti coloro che hanno preso parte alla tavola rotonda, moderata dallo stesso Ambrogio Prezioso, hanno avuto nella loro vita responsabilità di governo. Andrea Annunziata, attuale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, è stato sottosegretario ai Trasporti. Ennio Cascetta, assessore regionale alla stessa materia in entrambe le giunte Bassolino. Cosenza e Discepolo, pur essendo docenti universitari – come del resto Cascetta – tuttora ricoprono ruoli di responsabilità come assessori, rispettivamente al Comune e in Regione. Un’opportunità in più, quindi, per confrontarsi nel merito delle questioni, affrontando i nodi sia in chiave tecnica che politica. Primo a prendere la parola il presidente Annunziata. “Il futuro della zona orientale passa per un confronto con enti locali, territoriali e parti sociali, che hanno un unico grande interesse: lo sviluppo del settore del turismo e delle merci sul corto e lungo raggio da Molo Beverello a Napoli Est, a tutta la costa di competenza dell’Adsp del Mar Tirreno Centrale. Ma bisognerà farlo tenendo ben presenti la tutela della salute, priorità assoluta. L’integrazione porto-città deve essere sempre assicurata da un’elevata attenzione per la sicurezza e la tutela ambientale”, ha detto. Subito dopo Cascetta ha richiamato l’attenzione sulla qualità dei progetti e sull’attualità degli stessi. “Sono come le medicine, hanno una data di scadenza. Non è vero che un progetto di venti anni fa è ancora buono, è vecchio, superato. Purtroppo, in questo Paese facciamo in ritardo cose che poi non servono i più”, ha dichiarato piccato. “Lo sviluppo della zona est di Napoli – ha aggiunto – dipende moltissimo dalla sua accessibilità e dalla logistica. Il completamento della metropolitana consentirà a breve di aumentare radicalmente la accessibilità su ferro, anche se preoccupa il rallentamento dei lavori verso Capodichino. Bisogna aumentare la accessibilità locale con interventi che colleghino le numerose stazioni di questa zona e ricucire il tessuto urbano anche con progetti di micro-mobilità”. Per l’assessore Edoardo Cosenza “l’area Est di Napoli nel 2023 sarà interessata dalle gare per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di San Giovanni-Barra; del bus rapido che da piazza Garibaldi attraverserà tutta la zona di Ponticelli passando per via Argine fino ad arrivare all’Ospedale del Mare e al Nuovo Santobono. Tutte gare importanti che partiranno nei prossimi mesi, e c’è anche una pista ciclabile che finanzieremo con i fondi Pnrr e arriverà fino a Pietrarsa, attraversando l’ex depuratore di Napoli Est che è una bella terrazza sul mare. La maggiore criticità da risolvere riguarda il mare, la spiaggia e l’inquinamento del mare che non sono gravi come a Bagnoli ma vanno migliorati. Vorremmo creare luoghi dove i cittadini possano fare il bagno in piena sicurezza”. In conclusione, Bruno Discepolo, assessore Governo del Territorio ed Urbanistica della Regione Campania, ha fatto notare: “L’area orientale di Napoli rappresenta un asset strategico in una prospettiva di rilancio e di sviluppo sostenibile per una riqualificazione ambientale dell’intera città metropolitana. Il processo di rigenerazione urbana avviato già da alcuni anni in particolare con l’insediamento delle strutture universitarie e delle Accademy della Federico II, può ulteriormente consolidarsi con l’avvio della realizzazione di una serie di progetti ormai maturi, come nel caso di Agritech nella Manifattura Tabacchi, dello stesso Hub trasportistico di piazza Garibaldi, della riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, della valorizzazione del waterfront di S. Giovanni a Teduccio, con il recupero della ex Corradini, fino al complesso di Pietrarsa. La Regione Campania ha lavorato alla promozione di un Progetto di Sistema per quest’area, denominato Ad Est di Napoli, e continuerà a supportare programmi ed investimenti sul territorio costiero-vesuviano, nel più generale ambito metropolitano”.