Erasmus, sempre più universitari stranieri scelgono la Campania: +24% in un anno 

98

L’estero inizia ad attrarre i giovani campani con opportunità di stage e studio all’estero. Ma anche le università del Sud Italia si confermano uno dei luoghi prescelti dagli studenti stranieri per l’Erasmus. In un solo anno, dal 2014 al 2015, la mobilità degli studenti campani è cresciuta dell’8,5%, mentre una crescita sostanziale, di circa il 24%, si registra sul numero degli studenti Erasmus che hanno scelto la Campania. Dati Indire che sono stati analizzati durante il convegno inaugurale della XVIII edizione di OrientaSud, un progetto della Fondazione Italia Orienta, che oggi ha accolto circa 10mila visitatori. A sottolineare l’importanza di un orientamento mirato e di una formazione che non deve essere più solo all’interno dei confini nazionali, è stato Mariano Berriola, presidente di Italia Orienta: “Le aziende hanno dichiarato che fanno fatica a trovare figure professionali under 30. Nello specifico laureati legati ai seguenti indirizzi: scienze informatiche, fiche e chimiche, formatori ed insegnanti, progettisti ed ingegneri. Abbiamo analizzato questo fenomeno, come Italia Orienta, e ci siamo resi conto che i ragazzi vanno meglio orientati e formati. A darci ragione anche i dati di Unioncamere: il 15% dei giovani scelgono indirizzi di studio inadeguati al mercato del lavoro e il 18% non è a conoscenza delle offerte di lavoro presenti in Italia e all’estero”. “Le imprese la prima cosa che chiedono dopo la scuola è esperienza, una esperienza che dovrebbe essere fatta durante il percorso scolastico e di istruzione”, dice Serena Angioli, assessore ai Fondi europei e Politiche giovanili. “Come Regione abbiamo cercato di ampliare l’offerta formativa e lavorativa anche durante il percorso scolastico con tirocini e stage anche all’estero, per dare maggiore possibilità ai giovani di parteciparvi. Ma c’è un problema che non possiamo sottovalutare: Non esiste mobilità oggi senza fondi europei e per questo stiamo cercando di ampliare l’offerta formativa anche all’estero, investendo sulla mobilità dei giovani, in particolare su quella europea, grazie al fondo sociale europeo. E’ vero anche che è aumentato il numero di studenti campani che scelgono l’Erasmus, ma questo grande brand resta una possibilità riservata a pochi”. “Quando ero giovane, l’orientamento era finalizzato a migliorare le proprie potenzialità e non al confronto con l’estero, ha precisato Annamaria Palmieri, assessore Comune di Napoli Scuola e Istruzione. Oggi invece è fondamentale che i ragazzi abbiamo una formazione internazionale. Le aziende ci chiedono profili completi, casomai con la conoscenza di due o tre lingue. Per questo uno dei primi step da fare è andare fuori durante il percorso di studi, per poi ritornare ancora più formati e preparati in Italia”.