Epatite C, terapie innovative: a Napoli si presenta il “modello Campania”

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Si tiene giovedì 30 maggio a Napoli, presso la Sala Elba del Grand Hotel Santa Lucia, il convegno “HCV – L’approccio della Regione Campania nel garantire al paziente l’accesso alle terapie innovative” organizzato da MA Provider con il contributo non condizionato di Gilead Sciences. L’iniziativa – si legge in una nota – intende affrontare in maniera analitica tutte le componenti di sistema, dal coinvolgimento della medicina di base, alle attività del tavolo tecnico, per evidenziare l’importanza cruciale di un approccio strutturato e della opportuna gestione integrata del paziente affetto da HCV, per procedere alla effettiva eradicazione della patologia sul territorio. I recenti progressi scientifici permettono di eliminare il virus in oltre il 95% dei casi, con terapie gratuite nei centri prescrittori, di facile assunzione, della durata di poche settimane e senza effetti collaterali. In Campania i pazienti affetti da epatite C attualmente sottoposti a trattamento sono oltre 20mila. La maggior parte risiede a Napoli; seguono Caserta, poi Avellino, Salerno e Benevento. “È un risultato molto importante – sottolinea Nicola Coppola, Direttore universitario Uoc Malattie Infettive, AO Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta -. Tuttavia, resta ancora molto da fare. Abbiamo trattato solo un terzo dei pazienti affetti dal virus dell’epatite C. Adesso è importante creare delle reti tra i centri specialistici e le istituzioni laddove sono ancora presenti dei soggetti da trattare. I clinici hanno fatto la loro parte, creando dei link tra medicina territoriale e centri di secondo livello. Adesso l’esigenza è quella di creare dei percorsi semplificati per queste popolazioni, altrimenti sarà difficile raggiungere l’obiettivo del WHO dell’identificazione del 90% dei pazienti e del trattamento di almeno l’80% entro il 2030. La sinergia è possibile grazie a dei tavoli tecnici attorno ai quali siedano tutti gli attori coinvolti: istituzioni, specialisti, associazioni pazienti, imprese. Finora su questo la Campania si è proposta come un modello virtuoso. Un’azione così incisiva è stata favorita anche dall’ampia diffusione dell’infezione, un’urgenza epidemiologica ineludibile: la prevalenza dell’epatite C in Campania è superiore alla media. Dopo la Lombardia, la Campania è infatti la regione che ha effettuato il maggior numero di trattamenti”.