EnergyMed, annunciati i lavori al depuratore di Napoli est

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“Il depuratore dell’acqua a Napoli est funziona dal 1994, stiamo lavorando per rinnovarlo come previsto da norme dell’Ue e penso che per fine anno apriremo il cantiere”. Lo afferma a EnergyMed a Napoli Michele Giugni, commissario nazionale straordinario unico per interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane, che ha annunciato oggi l’avvio in vista di un lavoro atteso da diversi anni. “Occorre un adeguamento funzionale – spiega Giugni – perche’ il refluo sia conforme da quanto previsto dalla normativa europea. Sappiamo che riguarda 862.500 abitanti ed e’ tra i nostri piu’ grandi impianti in funzione. Siamo nella fase finale della procedura quindi spero di andare con Invitalia a gara prima dell’estate e, considerando tempistiche senza problemi, entro fine anno potremmo aprire il cantiere. Lo stanziamento complessivo e’ di 107 milioni con 87 milioni di euro per l’intervento stesso”. L’impianto depuratore riceve circa il 40% delle acque reflue del Comune di Napoli e serve in parte o totalmente un insieme di tredici comuni campani. Sara’ realizzata di nuovo la linea del settore biologico e della sedimentazione secondaria, del trattamento terziario e della disinfezione a raggi ultravioletti. Nella giornata di chiusura visita EnergyMed Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Campania e anche assessore all’Ambiente: “Ci arriva una straordinaria attualita’ da Energymed – spiega – che da anni si e’ consolidato e presenta una vetrina interessante sulle nuove tecnologie per l’ambiente, con al centro il tema delle fonti alternative, fondamentali anche nei fatti tragici degli eventi di questo periodo che ci dicono che l’autonomia energetica e’ motivo di autonomia politica, liberta’ e democrazia. Il rispetto per l’ambiente e’ giusto ma in questo periodo e’ anche una grande sfida per la sicurezza e la democrazia”. Nei dibattiti di EnergyMed al centro anche l’energia a basso costo ancora una volta a Napoli Est, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, portato come esempio nazionale da Katiuscia Eroe, responsabile nazionale di energia di Legambiente, al convegno sul ruolo delle Comunita’ Energia Rinnovabile a EnergyMed: “Sulle comunita’ energetiche – spiega – da cittadini e amministrazioni comunali c’e’ grande interesse perche’ riducono i costi in bolletta del 25-30%, affrontando criticita’ energetica nelle periferie delle grandi citta’ e nei piccoli Comuni. L’Italia e’ tra primi paesi in Ue per recepire l’indicazione europea ma sul tema ora sono in ritardo i decreti attuativi delle decisioni del governo, un ritardo che puo’ portare il blocco delle comunita’ energetiche portando grave danno a cittadini”. Sostenibilita’ in primo piano anche allo stand di Wwf a EnergyMed, che lancia la partecipazione di Napoli all’Earth Hour che per l’Italia prevede lo spegnimento delle luci elettriche stasera dalle 20.30 alle 21.30: a Napoli il Comune spegne le luci del Maschio Angioino, mentre Bacoli il Comune spegnera’ le luci della Casina Vanvitelliana del Fusaro, ad Aversa luci spente per un’ora in Piazza Municipio, cosi’ come a San Nicola la Strada, mentre a Caserta rimarra’ al buio per un’ora la facciata della Reggia Vanvitelliana. Dopo la fine di oggi dell’edizione con successo di EnergyMed 2022, Anea prosegue il suo lavoro in Campania ma anche all’estero. Quest’anno lavora su diversi progetti che coinvolgono oltre 20 Paesi europei e della sponda sud del Mediterraneo, come Egitto, Libano, Giordania e Tunisia e che si incentrano sulle tematiche dell’efficientamento energetico degli edifici come il progetto CLEAN nell’ambito del programma Interreg Europe, il progetto MED-ECOSURE e il progetto SEACAP 4 SDG nell’ambito del programma ENI CBC MED.