Energie rinnovabili, in India opportunità per le imprese italiane

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L’India punta con convinzione sulle energie rinnovabili, con un programma ambizioso che punta a triplicare da qui al 2022 la capacità installata proveniente da fonti green, come solare ed eolico, passando dai 50 gigawatt attuali a 175. Un obiettivo sfidante che punta a sfruttare l’enorme potenziale che deriva da una geografia favorevole. L’India può infatti contare su oltre 200 giorni l’anno di massimo irraggiamento solare e su un enorme sviluppo costiero che ben si presta all’installazione di impianti eolici. Nuove opportunità di business, dunque, si presentano alle imprese che già operano nel settore delle rinnovabili, disposte a portare il loro know-how e a investire in quei territori. E proprio per mettere in contatto aziende indiane e italiane l’Ambasciata dell’India in collaborazione con Enea, Anie Rinnovabili e Anev, ha organizzato l’evento “Renewable Energy Business and Investment Summit”, al centro congressi Roma Eventi. Il governo indiano – ha spiegato Manish Aggarwal di KPMG India – ha intrapreso un percorso impegnativo per portare l’elettricità in tutti i villaggi (oggi il 30% ne è ancora sprovvisto) e per aumentare l’apporto di energia proveniente dalle fonti rinnovabili che oggi rappresentano una quota molto minoritaria rispetto al carbone ma che, se il programma darà i risultati attesi, dovrebbe arrivare al 40% nel 2035. Un piano che punta ad affrontare i maggiori consumi attesi e che comporta forti investimenti (stimati in 24 miliardi di dollari) ma che può contare sull’appoggio del governo che si impegna a rendere le condizioni per lo sviluppo di questo mercato eque e trasparenti. Mercato che già, con lo sviluppo del solare per quanto ancora di nicchia (10 GW la capacità attuale che dovrebbe arrivare a 100 GW nel 2022), ha visto una maggiore concorrenza e quindi un abbassamento delle tariffe. L’eolico, ha spiegato il rappresentante di KPMG India, è più lento nello sviluppo ma, insieme al solare, rappresenta il futuro quindi si punta a un mix. Sul tema delle energie rinnovabili è intervenuto Gian Piero Celata, a capo del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’Enea, che ha ricordato come l’Agenzia sia da tempo al lavoro per coniugare energia e sostenibilità, sia con l’intensa attività di ricerca sia nella collaborazione con le imprese nella fase del trasferimento tecnologico. Dal sistemi a concentrazione solare (CSP) al fotovoltaico, dalle bioenergie (biomasse e biogas) alle bioraffinerie e alla chimica verde, dai sistemi di accumulo dell’energia alle batterie al litio e ai supercondensatori, fino ai sistemi per la produzione di idrogeno. Ricerche sviluppate nei centri di Casaccia (che la delegazione indiana potrà visitare), Portici (Napoli) e Trisaia vicino Matera, che puntano a uscire dai laboratori per dare risposte concrete alle sfide ambientali del futuro.