Energie pulite, contratti di sviluppo: arriva il bando Mimit da 1,7 mld di euro

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(fonte foto Imagoeconomica)
Il ministero per le Imprese e il Made in Italy ha pubblicato il decreto direttoriale che disciplina le modalità di accesso ai fondi disponibili nell’ambito della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 (“Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”), del PNRR finanziato dall’UE – NextGenerationEU e, in particolare, del sottoinvestimento volto a incentivare gli investimenti privati e a migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo, nella parte in cui è sostenuto il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. Il decreto disciplina, altresì, le modalità di utilizzo delle risorse non già impiegate per il sostegno di investimenti coerenti con le finalità della Misura M2C2 – Investimento 5.1 (“Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie”) del PNRR.
Le risorse disponibili sono di oltre 1,7 miliardi di euro di cui oltre 300 milioni per lo sviluppo delle tecnologie fotovoltaiche ed eoliche e 205 milioni per lo sviluppo del settore batterie. Un importo pari ad almeno il 40% è però destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il provvedimento precisa che i Contratti di sviluppo devono avere ad oggetto la realizzazione, “su iniziativa di una o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o di un programma di sviluppo per la tutela ambientale, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti di investimento, come individuati nei Titoli II e IV del richiamato decreto 9 dicembre 2014, ed eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, come individuati nel Titolo III del medesimo decreto 9 dicembre 2014, strettamente connessi e funzionali tra di loro in ottica di rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. Ai fini del decreto si intendono dispositivi utili per la transizione ecologica: a) le batterie; b) i pannelli solari; c) le turbine eoliche; d) le pompe di calore; e) gli elettrolizzatori; f) i dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS)”.
Il termine iniziale per la presentazione delle domande nell’ambito dello sportello agevolativo dedicato ai programmi di sviluppo “è fissato alle ore 12.00 del giorno 27 giugno 2024”.