Energia, le professioni del futuro? Sempre più digitali e green

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in foto Paolo Boccardelli

La trasformazione del settore dell’energia per rispondere alle sfide ambientali e sociali poste dall’agenda 2030 dell’Onu vede le aziende alla ricerca di nuove professionalità, sempre più digitali e sostenibili. È il risultato della ricerca di ManpowerGroup e Luiss Business School «Traiettorie evolutive e competenze per le imprese Energy», presentato a villa Blanc. Data scientist e data analyst sono le professioni emergenti più difficili da reperire, secondo lo studio, mentre social intelligence (l’analisi dei contenuti condivisi dagli utenti on line), circular economy e social media managing spiccano tra le competenze su cui le aziende puntano di più. Altre competenze sempre più rilevanti riguardano l’efficienza energetica, l’economia di gestione delle risorse e la sharing economy. Dalla ricerca, che ha coinvolto ceo e direttori delle risorse umane di 11 tra le maggiori aziende del comparto dell’energia in Italia, emerge una maggiore difficoltà per alcune aziende nel trovare le figure professionali legate al digitale rispetto alle figure «classiche» (come ingegneri idraulici, chimici, geologi). Inoltre, come spiega il direttore della Luiss Business School, Paolo Boccardelli, “diventano sempre più rilevanti figure in grado di unire competenze manageriali e digitali per cogliere le opportunità che la sostenibilità da un lato e i big data e il 5G dall’altro offrono”.