Energia, EY: “Quattro direttrici per lo sviluppo tecnologico della transizione”

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(Adnkronos) – Nel percorso verso la decarbonizzazione è sempre più chiara la necessità di ricorrere a fonti diverse di energia dove le rinnovabili hanno un ruolo determinante. Ma l’energia prodotta da queste fonti è ancora caratterizzata da forti oscillazioni e difficoltà a garantire continuità di fornitura soprattutto per i vincoli ambientali e tecnologici a cui è soggetta.  

La transizione energetica rappresenta una sfida importante che deve andare di pari passo con l’innovazione tecnologica per evolvere. EY ha identificato quattro direttrici chiave per puntare allo sviluppo tecnologico della transizione attraverso anche interventi normativi che incoraggino e incentivino i player del settore energetico a integrare le innovazioni nei modelli produttivi e operativi. 

In primis è necessario potenziare le tecnologie abilitanti che consentano l’integrazione delle tecnologie di generazione da fonti rinnovabili e introducano elementi di smart generation & consumption, ad esempio batterie su scala industriale, batterie ‘behind the meter’, ricariche ‘intelligenti’ dei veicoli, rinnovabili per il ‘power to heat’ e ‘power to hydrogen, Internet of Things (IoT) e Artificial Intelligence (AI)’.  

Segue la consolidazione di modelli di business che responsabilizzino i consumatori trasformandoli in attori protagonisti del processo e non solamente riceventi passivi; l’architettura del mercato è un altro elemento fondamentale per assicurare ai sistemi di alimentazione maggiori quote di rinnovabili; infine, i sistemi operativi devono essere tali da gestire le sfide legate alle rinnovabili quali ad esempio lo stoccaggio, la distribuzione e la prevenzione. 

L’obiettivo a lungo termine, oggi in corso, è una transizione verso tecnologie e sistemi energetici innovativi che offrano i servizi necessari allo sviluppo economico e sociale globale, ma che al contempo e nel complesso siano in grado di arrestare l’effetto global warming, azzerando gli impatti negativi sulla qualità di aria, terra e acqua, e garantendo la sicurezza energetica.