Energia, Campania al top in Italia per l’eolico. Lo rivela Anie Confindustria

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In Campania è il settore eolico quello che ha fatto registrare nel 2015 il maggiore incremento di potenza connessa attestandosi fino a novembre 2015 a 26.100,9 kW, in crescita rispetto al dato 2014 (15.590,3 kW). Anie Rinnovabili ha anche analizzato i dati relativi al settore fotovoltaico che ha registrato in Campania 17 MW di potenza connessa fino a novembre 2015 (22,5 MW nel 2014) e il settore idroelettrico che si è attestato a 500 kW (30 nel 2014). A livello nazionale è il settore eolico quello che gode di miglior salute tra i diversi comparti con la potenza degli impianti entrati in esercizio in crescita del 338 per cento tra gennaio e novembre 2015 rispetto a quella del medesimo periodo dell’anno precedente. Gli impianti di taglia con potenza sino a 200 kW sono circa 650 (l’86 per cento del totale), a cui corrisponde il 10 per cento della potenza eolica entrata in esercizio. Nel mese di novembre 2015 si è registrata un’inversione di tendenza del settore idroelettrico che in Italia grazie agli impianti entrati in esercizio ha raggiunto una potenza superiore del 12 per cento rispetto a quella del medesimo periodo dell’anno scorso. Gli impianti di taglia con potenza sino a 3.000 kW risultano 205 (il 96 per cento del totale), a cui corrisponde il 72 per cento della potenza idroelettrica entrata in esercizio. Il fotovoltaico italiano non ha goduto invece della medesima crescita: tra gennaio e novembre 2015 la potenza degli impianti entrati in esercizio  è diminuita del 32 per cento rispetto a quella del medesimo periodo del 2014 con un totale di 270 MW installati. Negli ultimi mesi le richieste di connessione hanno ripreso vigore, migliorando così la situazione. In riferimento alle taglie si conferma che il maggior contributo è stato dato dagli impianti con potenza di picco sino a 20 kW tipiche del residenziale e dei fabbricati e che rappresentano il 64 per cento del totale installato del 2015. La spinta allo sviluppo delle piccole taglie è supportata da alcuni meccanismi previsti dalla normativa e regolamentazione vigenti, tra cui quello dei Tee, che il Mise ha proposto di eliminare nel documento di consultazione sulle nuove linee guida dei certificati bianchi, e quello dell’autoconsumo che di recente sempre il Mise ha dichiarato di voler revisionare. Secondo il presidente di Anie Rinnovabili, Emilio Cremona “la crescita del dato relativo alla potenza connessa nel comparto eolico e idroelettrico in Campania, oltre al lieve calo del fotovoltaico dimostrano una buona risposta da parte della Regione rispetto al trend nazionale che ha certamente risentito del cambio di direzione sulle politiche governative delle energie da fonte rinnovabile. Nel resto dell’Europa gli Stati Membri bandiscono aste per impianti fotovoltaici di media/grande taglia con una logica di transizione dei meccanismi di supporto previsti dall’Europa, mentre in Italia all’esplosione delle fonti rinnovabili è seguito un improvviso blocco che ha generato repentini e forti disinvestimenti”.