Roma, 29 gen. (askanews) – Emis Killa rinuncia al Festival di Sanremo. Il rapper è indagato per associazione a delinquere e dopo essere stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio ed in un suo post sui Social sottolinea l’intenzione di fare un passo indietro. “Apprendo oggi dai giornali – scrive – che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità, senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”. Poi la decisione: “Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare. Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara. Il nome di Emis Killa, come scrive il Corriere della Sera, è stato iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’inchiesta «Doppia curva» della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve di Milano. Nella sua casa a Vimercate erano stati trovati coltelli, tirapugni e un taser. Da qui la probabile decisione di rinunciare a Sanremo dove l’attenzione sarebbe evidentemente distolta dalla musica a vantaggio del caso giudiziario. A quanto risulta, scrive il Corriere della Sera, non ci sarebbero state pressioni da parte della Rai intesa come i vertici aziendali né tanto più sarebbe stata l’organizzazione del Festival a stopparlo.