L’Emeroteca Tucci di Napoli batte in fatto di bibliografia periodica cattolica la più importante biblioteca cattolica del mondo, quella del Vaticano. E “Cento giornali cattolici mancanti L’Emeroteca Tucci di Napoli batte in fatto di bibliografia periodica cattolica la più importante biblioteca cattolica del mondo, quella del Vaticano. E “Cento giornali cattolici mancanti alla Vaticana”, rassegna di tre secoli che propone 110 pubblicazioni dal 1739 al 1980, è il titolo della mostra (fino al 10 maggio) che sottolinea uno dei primati dell’istituzione partenopea guidata dal giornalista Salvatore Maffei. Ad inaugurare l’esposizione sono stati proprio i 47 laureandi della Scuola Vaticana di Biblioteconomia, arrivato in delegazione e accompagnati dal professor Antonio Manfredi, studioso di fama internazionale, vicedirettore della Scuola di Biblioteconomia e della stessa Biblioteca Apostolica Vaticana (la cui direzione è sempre conferita a un Monsignore Prefetto). Tra i periodici più rari esposti al Palazzo delle Poste anche un numero speciale dell’Illustrazione Italiana dedicato alla Città Vaticana, l’Araldo, le pubblicazioni dedicate alla figura del settecentesco prelato fustigatore di costumi Padre Rocco e quelle della sezione francese. Dalla mostra sarà tratto a un volume patrocinato dall’Ordine dei giornalisti. Alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, e Mauro Giancaspro, tra le prossime iniziative una mostra dedicata alla Rivoluzione Francese. L’Emeroteca, intanto, sta procedendo alla digitalizzazione del suo immenso patrimonio grazie al progetto ‘Quattro secoli di sapere da salvare¨ promosso dalla Regione Campania con fondi Por-Fesr ‘La cultura come risorsa. La teca digitale conterrà inizialmente 17 mila pagine e sarà possibile consultare rarità come l’incunabolo fiorentino del 1494 del domenicano Cavalca, otto cinquecentine e cinque secentine giuridiche oltre a numerosi periodici napoletani dell’800.