Ematologia itinerante, parla Cinzia Pagano (Asl Napoli 3 Sud): Un congresso per ridurre le liste di attesa

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“Il fine ultimo di questo congresso è semplice: informare sulle patologie ematologiche di primo livello, nell’ottica di ridurre le visite tra virgolette ‘inutili’ negli ambulatori di Ematologia, e quindi di conseguenza ridurre le liste di attesa, decongestionando le prenotazioni al Cup regionale, con una prima gestione, ove possibile, da parte dei medici di medicina generale e dei vari specialisti ambulatoriali”. A presentare le finalità del congresso di ematologia in programma venerdì prossimo all’Hotel Poseidon di Torre del Greco è il direttore scientifico dell’evento, la dottoressa Cinzia Pagano, responsabile dell’ambulatorio di Ematologia del San Leonardo e Maresca. Una full immersion organizzata dall’Asl Napoli 3 Sud che punta a “creare ed ottimizzare la comunicazione e la collaborazione tra l’ematologo e i vari specialisti”.

Quale l’obiettivo di questo corso multidisciplinare rivolto non solo a specialisti ematologi ma anche altri specialisti ospedalieri?
Lo scopo è quello di creare ed ottimizzare la comunicazione e la collaborazione tra l’ematologo e i vari specialisti (cardiologi, chirurghi, ginecologi, internisti, oncologi), che inviano i pazienti a consulenza ematologica, per condizioni patologiche che almeno inizialmente potrebbero essere gestite da loro, tipo le anemie, le gammopatie monoclonali, le linfoadenomegalie, in attesa di visita ematologica.

Ci saranno altre edizioni del congresso?  
Certamente, la seconda edizione sarà rivolta ai medici di medicina generale e ai vari specialisti che operano sul territorio, il fine è lo stesso: informare le patologie ematologiche di primo livello, nell’ottica di ridurre le visite tra virgolette “inutili” negli ambulatori di Ematologia, e quindi di conseguenza ridurre le liste di attesa, decongestionando le prenotazioni al Cup regionale, con una prima gestione, ove possibile, da parte dei medici di medicina generale e dei vari specialisti ambulatoriali.
A proposito di liste di attesa, quanto tempo per una visita ematologica presso gli ospedali?
I tempi di attesa attualmente per le visite ematologiche vanno dai 6 agli 8 mesi per una prima visita, qualcosa in meno per visite di “controllo”. Stesso discorso, nei nostri ambulatori, per eseguire la terapia marziale endovenosa, circa 4/5 mesi di attesa, impensabile per una terapia ormai dimostratasi efficace in tutte le forme non oncologiche  di anemia, un progetto questo che ci ha portato anche al risparmio di emazie concentrate  e di personale medico dedicato, ma soprattutto che ha ridotto inutili accessi in pronto soccorso per trasfusioni di sangue appunto sostituibili dalla terapia marziale endovenosa.
Quali sono le patologie che più frequentemente vede presso i suoi ambulatori?
Lavorando presso il servizio trasfusionale le patologie che vedo con elevata frequenza sono appunto le malattie mieloproliferative croniche di cui parlerò al corso. Talvolta la diagnosi è occasionale, per esempio donatori che hanno un ematocrito insistentemente alto, oppure pazienti che afferiscono per eseguire flebotomie ripetute, ma la maggior parte dell’utenza viene inviata a visita da parte di altri specialisti e/o medico di medicina generale, per conte cellulari elevate.
Durante il corso relazioneranno ben 5 speaker provenienti dall’ospedale di Pagani: come mai questa scelta?
Il primario del reparto di Ematologia di Pagani, il dottor Catello Califano, oltre che mio maestro di ematologia, è un valido punto di riferimento per tutte le forme di leucemie  acute, sospetti linfomi ed altre perniciose patologie, che richiedono un approfondimento con osteobiopsia midollare e/o ricovero ospedaliero, non avendo ancora nel nostro presidio un reparto di Ematologia. Esiste, con l’equipe di Pagani, un’ottima collaborazione ed un rapporto di stima e fiducia.