Elezioni, Scarpinato contro Renzi: Ripete le bugie dell’ex giudice Palamara su di me

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in foto Roberto Scarpinato

‘Io quando penso a Roberto Scarpinato penso alle pagine di Luca Palamara. Il sistema Montante, le raccomandazioni. Noi non prendiamo lezioni di antimafia da chi come Roberto Scarpinato ci cela il suo rapporto con Montante e siamo costretti a leggerlo sul libro di Palamara”. Lo ha affermato Matteo Renzi, durante un’iniziativa elettorale ai giardini del Massimo. Il leader di Azione si scaglia contro l’ex procuratore generale di Palermo candidato con il Movimento 5 stelle. “Noi – ha aggiunto – non prendiamo lezioni da queste persone ma dai tanti uomini e donne delle Forze dell’Ordine, dell’associazionismo che tengono accesa la fiamma dell’antimafia a 30 anni dalla strage di Capaci. La guerra a Falcone non l’ha fatta la politica ma la mafia. La denigrazione della sua figura l’hanno fatta però alcuni suoi colleghi. Leggetelo il libro di Martelli sui depistaggi. È stato fatto un processo fasullo sulla morte di Borsellino. Pretendiamo di avere la verità per quei giudici che hanno dato la vita per la lotta la mafia. Per combattere l’illegalità non si prendono le figurine come fa Conte ma se le si prendono almeno devono funzionare. Scarpinato non ha mai risposto alle pagine Palamara e fa a noi la morale dal palco della festa del Fatto Quotidiano? Questo è il moralismo dei senza morale”.

Scarpinato, dalla Procura di Palermo alla candidatura con il M5S 
La replica dell’ex procuratore datosi alla politica, nelle file del M5S, non si fa attendere. “A pochi giorni dalle elezioni politiche nazionali del 25 settembre, Renzi che sino ad oggi non si era mai occupato della mia persona, ha sferrato un attacco nei miei confronti replicando insinuazioni calunniose e prive di alcun fondamento di Luca Palamara, ex magistrato radiato dall’ordine giudiziario per indegnità e rinviato a giudizio per gravi reati”. Lo dichiara Roberto Scarpinato ex procuratore generale di Palermo e oggi candidato con il M5S. “Renzi è evidentemente preoccupato della costante crescita di consensi del Movimento Cinque Stelle per il quale sono candidato come senatore, attestata anche dalla straordinaria affluenza ed accoglienza popolare nelle piazze nelle quali proprio in questi giorni”, dice Scarpinato, “parlando insieme al presidente Conte, ho stigmatizzato il ritorno in campo come protagonisti della vita politica di personaggi già condannati per collusione con la mafia, e ho denunciato il pericolo che i fondi del PNRR finiscano nel buco nero della corruzione, dello sperpero clientelare e di accordi spartitori tra cordate di potere e gruppi di interesse. Temi questi per i quali Renzi non mostra alcuna sensibilità, essendo piuttosto interessato a riforme finalizzate a condizionare l’indipendenza della magistratura e a ridurre il controllo di legalità sul mondo dei potenti”.