Elezioni, Pizzarotti: Non sarò candidato, il Terzo Polo non da spazio ai territori

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in foto Federico Pizzarotti (Imagoeconomica)

Federico Pizzarotti non sara’ candidato alle elezioni. Lo annuncia lo stesso ex sindaco di Parma, esponente della Lista civica nazionale, spiegando che “non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva”. “La scelta ‘conservativa’ e poco coraggiosa – scrive su Facebook – e’ stata quella di ‘salvare l’attuale dirigenza’ senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto. Non c’e’ stato posto per Gabriele Albertini, non c’e’ stato posto per Federico Pizzarotti e per altre figure che pure avrebbero a mio parere offerto un importante contributo e un messaggio di apertura e pluralita’. Non e’ stato cosi’, purtroppo le fusioni a freddo realizzate in due settimane hanno queste conseguenze”.
Pizzarotti motiva la decisione di ritirare la sua candidatura: “Non avevo chiesto e non mi aspettavo una candidatura ‘blindata’ – argomenta – ma solo di essere messo nelle condizioni di poter gareggiare seriamente e di poter concretizzare una rappresentanza adeguata della lista civica nazionale. Non sono stati in grado di fare proposte serie e ieri sera ho dovuto a malincuore ritirare la mia candidatura. Credo ancora fermamente che per l’Italia – continua l’ex sindaco emiliano – serva un programma serio e pragmatico, fuori da contraddizioni e populismi. Che sappia dare risposte concrete ai territori e alle famiglie, a cui interessa avere servizi pubblici migliori, soluzioni sui rincari dell’energia e prospettive migliori sui salari, non promesse da imbonitori Tv”. In dieci anni “da amministratore locale libero ho imparato che il buon governo si regge anzitutto sulla capacita’ di fare bene quel che si puo’ e si deve, non affannarsi a fare male l’impossibile solo per compiacere il populismo. Ma un ottimo programma – conclude Pizzarotti – si deve accompagnare con un allargamento sociale e politico nelle liste, mentre nel Terzo Polo hanno scelto di limitarsi alle classi dirigenti di Azione e Italia Viva”.