Eleganza e trasgressione, Alessio Visone: Ecco la mia vita in “blu”

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Alessio Visone, noto couturier napoletano, è tra gli ospiti vip dell’isola azzurra
Visone, il suo è un nostalgico ritorno a Capri, meta prediletta della sua gioventù.
“E’ vero; in occasione della celebrazione dei miei 25 anni di attività, dedicai un capitolo del mio libro a questo magico luogo; il titolo era “Capri: la mia giovinezza”; “Capri, Maestà la Trasgressione”, “Capri, Maestà l’Eleganza”. Sono visceralmente legato a questa terra dove anni fa avvenne l’incontro fatale con una donna a cui, a parte la mia mamma, sono affezionato in maniera particolare.


Chi è questa leggiadra figura?

Il suo nome è Fiona Swarowski, ricca ereditiera, anche lei abituè dell’isola. Ci incontrammo molti anni fa per puro caso, al matrimonio di un’amica comune e tra di noi nacque da subito un forte feeling. L’amicizia con Fiona è stata ed è una delle cose più preziose della mia vita; Fiona è una donna bellissima, un po’ capricciosa , ma dotata di un grande cuore e di una generosità fuori dal comune. Non posso negare di essermela trovata accanto nei momenti più difficili, si è dimostrata nei miei riguardi più di una sorella. Ricordo che erano in corso i preparativi per il suo terzo matrimonio, quello con l’ex ministro austriaco Kark Heins Grasser; lei mi invitò a casa sua ed io le dissi che per il giorno del fatidico sì, lei avrebbe dovuto indossare obbligatoriamente un abito da sposa Visone che le avrei confezionato come mio personale regalo di nozze e così accadde.

Visone , quando è cominciata la sua passione per la moda?

Avevo appena 5 anni; una sera vidi mia madre che usciva avvolta da un abito di chiffon blu un po’ luccicante con una scia di profumo Chanel n. 5, rimasi abbagliato da quella immagine e decisi che da grande avrei lavorato nella moda.

Il suo primo modello?
Un abito grigio perla realizzato per mia mamma in occasione dei suoi 25 anni di matrimonio.


Da dove trae ispirazione per gli abiti delle sue clienti?
Ogni volta che una signora entra nel mio “Tempio”, osservo il gioiello che indossa; è quello l’elemento da cui traspare la sua anima ed inizio a disegnare.


La cliente più stravagante?
Una signora olandese che venne da me in sartoria ed essendo molto grossa, mi chiese di confezionare per lei costumi molto voluminosi, quasi abiti.


Non solo moda per Visone ma anche art director di successo di eccellenti strutture alberghiere
Sì, per alcune stagioni sono stato stilist interior dell’”Albergo della Regina Isabella” di Lacco Ameno, una struttura che ho inteso celebrare nel suo splendore anche per motivi affettivi essendo amico personale prima di Ginetta Carraro nipote di Rizzoli e poi della famiglia Carriero, attuali proprietari. Nella vita c’è un inizio ed una fine per ogni esperienza, ho avuto grandi offerte sia su Capri che da altre mete d’elite in questo settore ma al momento mi dedico esclusivamente al mio atelier anche se non escludo nulla nel mio futuro.

Maestro lei è stato tra i protagonisti della prima edizione di “Modarte” a Napoli lo scorso luglio

Sì, in quella occasione ho presentato una prevew di quella che sarà la mia collezione Autunno/ Inverno 2016 / 17. Io ho la fortuna di avere una grande amica, attrice di alto profilo, quale Cristina Donadio. Un giorno eravamo insieme in aeroporto ed in una libreria un signore ci mostrò una monografia sulla vita di Kiki de Montparnasse; io e Cristina ci siamo talmente innamorati di quella figura misteriosa da trarne una doppia ispirazione, io per la collezione della nuova stagione, Cristina per la realizzazione di uno spettacolo sulla sua vita che andrà in scena il prossimo 10 settembre a Villa Arbusto ad Ischia di cui io curerò tutti i costumi. La storia è ambientata nel periodo storico intercorrente tra la prima e la seconda guerra mondiale, in cui la donna è divenuta più autonoma ed ha assunto anche il ruolo di donna lavoratrice. La stessa “leggenda” Chanel, a quell’epoca scoprì le caviglie e creò l’immagine di una donna pratica ma sempre sensuale.

I colori ed i tessuti della nuova collezione?
Materiali preziosi come il devorè, il velluto in seta e la seta pura, il mikado sempre in pura seta, tante stampe liberty e ricami fatti a mano; le pellicce trasportate, leggere come piume.

Se dovesse descrivere la sua vita con un abito?Il colore prescelto è il blu, perchè la mia vita è notte, è trasgressione; io sono da sempre dichiaratamente omosessuale ma vivo la mia particolare condizione come pura trasgressione; pertanto rifiuto e sono contrario a qualunque discorso in merito al matrimonio tra i gay ed all’adozione di figli degli stessi.

Il suo sogno nel cassetto.
Vorrei fare Haute Couture, nel senso letterale della parola; ho fatto un planning aziendale a riguardo; spero di riuscirci.

Quale abito sceglierebbe per rappresentare Napoli?
Innanzitutto individuerei il colore rosso realizzando un abito molto sensuale com è la nostra Partenope, dalla scollatura vertiginosa e le linee sinuose