Egitto, in arrivo un nuovo centro di cooperazione con l’Italia

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In foto Michele Quaroni

Sarà presto istituito al Cairo un Centro italo-egiziano per l’impiego, un nuovo strumento per la cooperazione tra Egitto e Italia che avrà lo scopo di esplorare tutte le opportunità di formazione per i giovani egiziani e di un loro successivo impiego nei Paesi dell’Unione europea. Se ne è discusso durante un incontro tra l’Ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni, e la ministra egiziana dell’Immigrazione, Soha Gendy. L’Ambasciatore Quaroni ha ricordato che queste attività si inquadrano nel piano Mattei e nel recente accordo di partenariato strategico tra l’Egitto e l’Unione Europea che riguarda vari ambiti di collaborazione, tra cui proprio quello migratorio e dello sviluppo del capitale umano, in cui l’Egitto – ha detto l’Ambasciatore – “svolge un ruolo importante come partner chiave nella gestione dei flussi migratori in linea con il duplice obiettivo di Roma: contrastare l’immigrazione clandestina e promuovere percorsi di migrazione legale”.  L’istituzione del Centro italo-egiziano per l’impiego – ha aggiunto l’Ambasciatore – “contribuirà notevolmente a rafforzare le relazioni bilaterali tra i due Paesi”, auspicandone la realizzazione “nel più breve tempo possibile e con ogni mezzo necessario al suo funzionamento”.

In generale, la crescita della cooperazione con l’Egitto riguarda diversi ambiti: dall’agricoltura sostenibile, al sostegno finanziario alle piccole e medie imprese, dagli investimenti nelle infrastrutture e nei trasporti, alla cooperazione in campo industriale e nel turismo.
La ministra egiziana, da parte sua, ha sottolineato l’importanza attribuita dal Governo egiziano alla cooperazione con l’Italia, per rafforzare percorsi di migrazione legale e iniziative di formazione a favore dell’occupazione. “Lavoreremo con ogni mezzo affinchè i giovani egiziani possano accedere ad una formazione professionale di qualità per poi accedere ad opportunità di lavoro sicure e apprezzate”, ha detto, ricordando gli enti italiani di formazione già presenti in Egitto, quali le scuole Don Bosco del Cairo e Alessandria e quella in Fayoum. Ha poi ricordato l’incontro a Roma con il Ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ringraziando per la “grande collaborazione e accoglienza” ricevuta.