Economia: pronto il modello per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno

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Approvato, con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il modello per accedere al credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – Zes unica a favore delle imprese operanti nella produzione di prodotti agricoli e nel settore forestale e delle micro e Pmi attive nella pesca e nell’acquacoltura. La finestra per comunicare gli investimenti agevolabili, effettuata dal 16 maggio al 15 novembre 2024, si aprirà domani, 20 novembre, per poi chiudersi il 17 gennaio 2025. Il provvedimento definisce contenuto e modalità di trasmissione della comunicazione, necessaria per accedere al contributo. II credito d’imposta è riservato alle imprese attive nel settore della produzione di prodotti agricoli e in quello forestale e alle micro, piccole e medie imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura che fra il 16 maggio e il 15 novembre 2024 hanno effettuato investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive situate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania , Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite della regione Abruzzo. Il provvedimento specifico che l’accesso al credito è subordinato anche alla presentazione di una certificazione che attesta la corrispondenza delle spese indicate e la relativa documentazione contabile. Il credito d’imposta sarà utilizzabile, solo in compensazione tramite F24, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento con cui sarà resa nota la percentuale per determinare l’importo massimo del credito d’imposta fruibile, nel rispetto del relativo limite di spesa . La comunicazione può essere inviata, anche tramite un soggetto incaricato alla presentazione delle dichiarazioni, esclusivamente attraverso il software «ZESUNICAAGRICOLA» disponibile sul sito delle Entrate; nei cinque giorni successivi alla presentazione della comunicazione, sarà rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico o lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. Come specificato dal provvedimento, saranno considerate valide le comunicazioni trasmesse alla data del 17 gennaio 2025 e nei quattro giorni precedenti ma scartate dal servizio telematico, purché ritrasmesse entro i cinque giorni solari successivi a tale termine.