Economia e competitività, Italia al 49° posto

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Il World Economic Forum ha rilasciato la classifica delle economie mondiali più competitive. 144 le nazioni prese in esame sui “12 capisaldi della competitività”: istituzioni, infrastrutture, macroeconomia, ambiente, salute ed educazione Il World Economic Forum ha rilasciato la classifica delle economie mondiali più competitive. 144 le nazioni prese in esame sui “12 capisaldi della competitività”: istituzioni, infrastrutture, macroeconomia, ambiente, salute ed educazione primaria, educazione secondaria ed avviamento al lavoro, efficienza del mercato dei beni consumabili, efficienza del mercato del lavoro, sviluppo del mercato finanziario, tecnologia, taglia del mercato, distinzione degli affari ed innovazione. “Investimenti intelligenti in capacità ed innovazione sono la chiave per migliorare produttività e competitività”, si legge nel rapporto. “Investimenti in tal senso danno luogo ad una crescita inclusiva permettendo a tutti di contribuire al successo e di beneficiarne con una maggiore prosperità”, prosegue la relazione che accompagna la classifica. Le economie che si attestano stabilmente nelle posizioni di vertice sono quelle che riescono a sviluppare, attrarre e trattenere talenti, e ad introdurre regolarmente nuovi (e più alti) prodotti di valore aggiunto e servizi nei propri mercati. Tempi duri per l’Italia – L’Italia si attesta ben lontana dai Paesi di vertice di questa classifica, addirittura al 49° posto. Educazione, infrastrutture e grandezza del mercato sono i pochi punti a dare qualche soddisfazione, mentre i tasti maggiormente dolenti sono rappresentati da una scarsissima fiducia nella classe politica, troppe raccomandazioni politiche, inefficienza del Governo (in particolar modo quando si parla della spesa pubblica). Altro picco negativo è quello rappresentato dal crimine organizzato, ma in generale c’è molto lavoro da fare nel Bel Paese per recuperare il terreno perduto.