di Lucio Iaccarino
Nato nel 2015, Ecommerce HUB è l’evento dedicato agli addetti ai lavori del commercio elettronico. Un osservatorio sulle trasformazioni digitali che attraversano l’eCommerce per esperti, web agency, freelance e aziende dotate di un proprio shop online. Ecommerce HUB ha dunque attraversato diverse stagioni, seguendo l’evoluzione stessa del commercio elettronico, passato da frontiera per i primi pionieri, a sistema di opportunità sempre più consolidato. Tanto che oggi per funzionare richiede competenze ed investimenti cospicui, uguali e talvolta superiori, rispetto agli altri canali di vendita.
Alla base della rilevanza assunta da Ecommerce Hub, su scala nazionale, un mix di elementi. In primo luogo la costanza degli organizzatori, che non si è fermata, nemmeno durante il Covid19, con le edizioni del 2020 e del 2021, tenute a distanza. Poi l’idea stessa che un meeting come questo si animi prima e dopo l’appuntamento annuale, e che più di un evento si tratta di una community di operatori nazionali, che vive tutto l’anno. Attraverso webinar, il magazine e la seguitissima newsletter settimanale, che colleziona il meglio delle news di settore, la community vive e si rigenera continuamente.
Il salto di qualità di questa ottava edizione dell’Ecommerce HUB ha risentito positivamente del ritorno in presenza, con la sua business community, che dall’edizione del 2019 era rimasta dietro a un pc. Così come decisivo è stato l’apporto in termini logistici della Multimedia Valley di Giffoni, straordinaria location che ha consentito di tenere in contemporanea diverse sessioni di studio, senza rinunciare alla simultaneità degli incontri negli stand, per gli oltre 40 partner del calibro di Shopify, DHL, Sella ma anche TikTok, Nexi, e tutti gli altri.
Quando si parla del canale eCommerce, occorre considerare la necessità di armonizzarlo con tutti gli altri canali di vendita, che altrimenti finirebbero per generare una concorrenza interna, difficilmente superabile. In questo senso è fondamentale controllare la variabile pricing, che deve armonizzarsi con gli altri canali online e quindi, con i prezzi praticati su marketplace come Amazon, Ebay, Zalando (solo per citate i più comuni) o sui vari canali social. In assenza di ponderate politiche di prezzo aziendali l’eCommerce può divenire una minaccia anche per negozi monomarca e multi-brand, oltre che per la stessa rete commerciale.
Si tratta di un canale in netta crescita a livello globale, come ha dimostrato Paolo Picazio, rappresentando un volume di affari per la sola Shopify, a livello mondo, che ha superato il tetto del 500mld di dollari di venduto. Le leve del successo dell’eCommerce secondo Casaleggio vanno ricercate in un elenco molto dettagliato di soluzioni tecniche, come il ricorso alla consegna gratuita, le offerte articolate attraverso coupon e scoutistiche frequenti, le recensioni da parte dei clienti, la facilità nei resi, i punti e carte fedeltà, le modalità diverse di saldare gli acquisti, come la possibilità di pagare a rate o in contanti alla consegna, gli acquisti che non richiedono la registrazione, i servizi associati ai beni in vendita, le live chat per parlare con un addetto e supporto da parte dei social network per veicolare traffico verso questo canale, meglio se con apposito bottone “compra”.
Per gestire un tale know how e vincere la sfida dell’eCommerce, serve un management e scuole di formazione, in grado di plasmare una nova figura, interamente dedicata alla gestione di questo canale. Parliamo dell’eCommerce manager, come risorsa umana indispensabile per chi ha un negozio online, con l’incarico di progettare la customer experience del cliente web, dalla scelta dei prodotti a catalogo ai resi. L’obiettivo principale dell’eCommerce manager è quello di far crescere il canale delle vendite online, provando ad anticipare i gusti dei consumatori e le tendenze del settore in cui opera l’azienda. Ma le skill del eCommerce manager devono consentirgli capire come promuovere e come organizzare al meglio spedizioni e i resi e soprattutto, sapere quali KPI monitorare e come interpretarli, per procedere nella giusta direzione.
Da eCommerce HUB giunge la proposta di figure formate in azienda, come già avviene oggi ma anche costruendo all’esterno percorsi universitari dedicati, in cui le aziende, sul modello nordamericano, finanziano i propri manager del futuro. Al termine degli studi, gli studenti che seguirebbero questi percorsi, avrebbero un’autostrada lavorativa, da percorrere a velocità molto sostenuta, all’interno dell’azienda che ha finanziato gli studi.