Ecg, la crisi di capacità e le proposte per rilancio della logistica per auto

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In foto il porto di Napoli

I responsabili della logistica dei produttori di automobili e il Consiglio direttivo di Ecg hanno discusso della crisi di capacità che sta colpendo il settore durante l’incontro di alto livello sull’industria della logistica dei veicoli finiti. Questo si è tenuto un giorno prima della conferenza Ecg da record che si è svolta a Vienna il 14 ottobre. Nell’evento dell’anno precedente i membri di Ecg, fornitori di servizi logistici, chiedevano sostegno alle case automobilistiche in un clima di incertezza dovuto all’imprevedibilità dei volumi di produzione dovuta alla carenza di materiali. Ad oggi le cose sono cambiate e i produttori cercano di assicurarsi la capacità in un mercato oramai ridotto.
Negli ultimi tre anni, i fornitori non hanno investito in nuovi asset visti i volumi bassi e imprevedibili, la mancanza di previsioni affidabili o di qualsiasi impegno per volumi minimi, la carenza di autisti e materiali, i costi alle stelle e molto altro ancora. Il settore è ora messo a dura prova proprio quando si prevede che i volumi dei nuovi veicoli cominceranno a risalire e c’è bisogno di capacità.
Durante l’incontro, il direttore esecutivo dell’Ecg, Mike Sturgeon, ha analizzato i problemi che interessano il settore nelle varie modalità di trasporto. Per quanto riguarda il trasporto su strada, si stima che la capacità dei camion sia diminuita di 1/3 rispetto ai tempi pre-COVID. I camion più vecchi sono stati rottamati e gli autisti hanno abbandonato il settore della logistica dei veicoli per svolgere altri lavori o per lavorare in altri settori del trasporto su strada. L’inefficienza è ulteriormente aggravata dal fatto che i produttori di automobili si rivolgano al cosiddetto “spot market”, interrompendo il normale funzionamento del mercato secondo le condizioni contrattuali. “Non possiamo gestire l’attività sul mercato spot. Dobbiamo far funzionare di nuovo l’attività contrattuale”, ha dichiarato il presidente di Ecg, Wolfgang Göbel.
Anche nel trasporto marittimo, le navi più vecchie sono state rottamate, mentre altre sono state date in noleggio in Asia dove la domanda è alle stelle. Steven Van Arsdale, relatore di PwC alla conferenza Ecg, ha stimato che la crescita dei veicoli costruiti in Cina e venduti in Europa raddoppierà entro il 2025 rispetto al 2022! Se si ordina oggi una nuova nave, questa sarà consegnata solo tra 4 o 5 anni. Inoltre, la congestione dei porti e la carenza di forza lavoro aggravano ulteriormente la situazione anche in questo settore.
Il trasporto ferroviario sta soffrendo enormemente per la mancanza di investimenti a lungo termine nelle infrastrutture e per i conseguenti lavori di manutenzione. Inoltre, gli operatori di locomotive preferiscono lavorare per attività più stabili e prevedibili rispetto alla logistica dei veicoli. Questi e altri fattori hanno creato una carenza di capacità ferroviaria di circa 35-40% secondo alcune stime, almeno nel mercato tedesco, dove l’impatto sulla rete ferroviaria è cronico a causa di lavori di ingegneria e del recente decreto che dà priorità all’energia come carico rispetto a qualsiasi altra cosa. Non ci sono soluzioni ovvie a questi problemi e non c’è luce alla fine del tunnel.
“C’è il rischio concreto che non ci sarà capacità per trasportare i veicoli”, ha detto Sturgeon dopo aver riassunto la situazione attuale del settore, aggiungendo: “E la situazione peggiorerà prima di migliorare”. Da molti anni Ecg chiede partnership più forti nel settore, ma cosa significa? Impegno a rispettare volumi minimi e compensazioni, contratti senza scadenza, migliori previsioni dei volumi di produzioni, compensazioni per gli aumenti dei costi e un dialogo più intenso tra l’industria automobilistica e i suoi fornitori. Gli ingredienti per la ricetta perfetta ci sono. Ci vorranno alcuni anni per ripristinare e ricostruire la capacità perduta, ma gli operatori devono riacquistare fiducia nel mercato prima di investire in nuovi asset.
Ecg fornirà il proprio sostegno per mitigare gli effetti di questa crisi continuando a promuovere e aggiornare la sua metodologia per la previsione di volumi per il settore del Fvl da essa raccomandata e sviluppando un indice dei costi per il settore della logistica dei veicoli finiti e per le diverse modalità di trasporto. Sturgeon ha aggiunto che “alcuni produttori hanno capito i problemi e dunque stanno già adattando i contratti e rapporti con i fornitori. Purtroppo però per alcuni c’è ancora un forte distacco tra il reparto operativo e i colleghi addetti agli acquisti che si occupano dei contratti”.
Per migliorare la comprensione delle sfide e dei problemi che il settore deve affrontare, Ecg ha pubblicato un Rapporto di sintesi sulla crisi di capacità che riassume le questioni in modo più dettagliato.