Ecco come allenarsi per vivere meglio e più a lungo

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Lo spiega il longevity coach Lorenzo Micheli

Roma, 25 Sett. (askanews) – La scienza lo dice con chiarezza: un’attività fisica regolare previene le malattie croniche e contrasta alcuni segni dell’invecchiamento: “Allenarsi in modo appropriato -spiega il Longevity Coach Lorenzo Micheli, che ha seguito corsi e approfondimenti in Svizzera, Francia e USA- attiva una serie di meccanismi biologici benefici. L’attività aerobica, come la corsa o il nuoto, potenzia, ad esempio, la capacità polmonare e la circolazione sanguigna, favorisce un migliore apporto di ossigeno ai tessuti e rende il cuore più forte. Il sollevamento pesi e, più in generale, allenarsi sulla resistenza aiuta a mantenere la massa muscolare e la densità ossea, due elementi chiave che tendono a diminuire con l’età. La perdita di massa muscolare, conosciuta come sarcopenia, è una delle principali cause di fragilità negli anziani, ma può essere contrastata efficacemente con esercizi mirati”. L’attività fisica tuttavia incide anche sulla salute mentale delle persone: “Ricerche recenti -sottolinea Micheli- indicano che l’allenamento regolare può ridurre i sintomi di ansia e depressione, migliorare il sonno e aumentare il benessere generale. Inoltre, spesso l’attività fisica comporta un aspetto sociale, come la partecipazione a classi di gruppo o club sportivi, aspetto che può favorire il mantenimento di relazioni sociali attive, altro elemento fondamentale per una vita lunga e felice. Ho visto anziani rinascere e concerdersi una seconda vita con il sorriso”. L’allenamento è insomma ampiamente riconosciuto come un fattore chiave per migliorare la longevità e la qualità della vita: “Salute cardiovascolare e mentale, miglioramento del sistema immunitario, controllo del peso prevenzione di malattie croniche, come il diabete e alcuni tipi di cancro, sono -ricorda Micheli- sono alcuni benefici che derivano dall’attività fisica. Un allenamento che può essere aerobico (nuoto, bicicletta, corsa o una semplice camminata), di forza, flessibile (yoga o stretching) o di equilibrio, come il Tai Chi, i cui esercizi aiutano a prevenire le cadute che possono essere particolarmente pericolose con l’avanzare dell’età”. La frequenza è di almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa ogni settimana. L’intensità dell’allenamento dovrebbe essere adattata alle capacità individuali. È importante aumentare gradualmente l’intensità per evitare infortuni ed è opportuno combinare diversi tipi di allenamento per ottenere benefici complessivi e mantenere la motivazione: “Prima di iniziare un nuovo programma di allenamento -conclude Micheli- è sempre consigliabile consultare un medico, soprattutto se si hanno condizioni di salute preesistenti. Gli allenamenti infine dovrebbero essere adattati alle esigenze e alle capacità individuali. Non esiste un approccio unico che vada bene per tutti”.