EasyReading, da una startup italiana il primo font per dislessici

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Microsoft potrebbe acquistare la licenza del font di EasyReading, il nuovo carattere tipografico made in Italy creato per aiutare i lettori dislessici – nel mondo sono circa 700 milioni – ma in grado di migliorare la capacità di lettura di tutti. Lo ha realizzato la start up torinese EasyReading, nata come casa editrice, che ha già investito nel progetto 800.000 euro e altri 100.000 sono previsti per l’implementazione, grazie anche all’intervento dell’investitore Marco Canali. In sette anni di studi ha sviluppato 811 glifi tra lettere, numeri, accenti, simboli e punteggiatura ed è in grado di supportare tutte le lingue che usano l’alfabeto latino. Il font ha già conquistato i colossi dell’editoria scolastica come Pearson Italia e De Agostini, ma anche istituzioni come la Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, la Fondazione Einaudi, Slow Food e Casa Oz. “Abbiamo contattato Microsoft che potrebbe acquisire la licenza del font nei suoi pacchetti informatici come font dedicato ai dislessici ma con alta leggibilità per tutti. E’ aperto un dialogo”, spiega Federico Alfonsetti, designer di EasyReading. “Stiamo lavorando per implementare il font per creare i caratteri in cirillico e pensiamo anche alla realizzazione del greco, perché ci è stato chiesto da molti editori, utili a livello mondiale per tutte le Università, i licei”. E’ anche in fase di elaborazione un progetto con gli Uffizi sull’accessibilità museale per realizzare cartelli multisensoriali esplicativi delle opere esposte. “Quello di EasyReading – sottolinea Alfonsetti – è l’unico font specificamente dedicato ai lettori dislessici, ma utile anche per migliorare la capacita di lettura di tutti. Il test è stato effettuato da una ricerca autonoma di Cristina Bachmann, vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Toscana su oltre 600 studenti delle classi di quarta elementare della provincia di Prato, normolettori e dislessici”.