“E vi cerco ancora”, Fulvio Solms racconta il destino dei nonni ebrei

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Roma, 27 gen. (askanews) – Quando il ricordo della Shoah passa alle seconde generazioni. Con “E vi cerco ancora” (edizioni Minerva, 2024) lo scrittore e giornalista Fulvio Solms ripercorre la storia e il destino dei nonni ebrei tedeschi attraverso lettere, testimonianze, documenti e un lungo viaggio che lo ha portato in tre diversi continenti. Giovedì 30 gennaio, nell’ambito degli appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria, Fulvio Solms sarà al Goethe-Institut a Roma per presentare – alle 19 all’Auditorium di via Savoia 15 – il suo libro e testimoniare la faticosa e necessaria ricerca sulla sua famiglia, divisa e in parte distrutta dalla Germania nazista. Un evento in collaborazione con Biblioteca Europea, Istituto Storico Germanico di Roma, Fondazione Museo della Shoah e Minerva.

Solms, testimone di seconda generazione della Shoah, ci racconterà la vicenda dei suoi nonni, un industriale tessile e sua moglie, ebrei di Berlino, depredati dei loro beni per essere poi deportati e uccisi a Lódz. Il libro narra la vicenda del figlio che spostatosi in Italia dove vivrà per dieci anni da fuggiasco, intuirà la terribile sorte dei suoi genitori solo dopo la fine della guerra, da tre parole su un documento ricevuto della Croce Rossa: “Deportati a Lódz”. Divenuto padre racconterà pochissimo a suo figlio (l’autore del libro, Fuvio Solms, ndr), per proteggerlo dall’orrore e lenire dentro di sé dolore e senso di colpa. “Cerco di non pensare”, rispondeva al figlio che gli chiedeva se si sentisse più italiano o più tedesco, e in quale lingua formulasse i suoi pensieri. Una cortina protettiva che ha funzionato per diversi anni, ma che ha ceduto improvvisamente quando il figlio, divenuto adulto, ha perso suo padre. A quel punto ha avvertito con forza la necessità di scoprire tutto sulla fine dei nonni. Anni di ricerca lo hanno portato nei luoghi più significativi della vicenda: Berlino, Stettino, Lódz, Chelmno.

E poi l’Italia, tra la Calabria, Bari e Roma. E ancora la Cina, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna. Sono stati interpellati testimoni, scovati documenti sul web e recuperati due libri sequestrati dai nazisti nel corso della deportazione: uno di essi è risultato rivelatore.

Fulvio Solms è nato nel dicembre del 1958 a Bari. Ha svolto l’intera carriera nel Corriere dello Sport, occupandosi di tutti gli sport alternativi al calcio. Il primo amore è stato il rugby, cui è seguito il passaggio al mondo dei motori: negli anni Ottanta i rally e in breve tempo la Formula 1, che lo ha portato a raccontare i gran premi da inviato in tutto il mondo. Responsabile anche degli sport invernali, ha seguito sette edizioni delle Olimpiadi, oltre alla Coppa del Mondo di sci alpino. Questo libro, in cui svela un’intensa vicenda familiare e la sorprendente ricerca storica che l’ha fatta emergere, segna il suo primo sconfinamento dallo sport.