Droga, nel 2018 sessanta nuove sostanze. I drug-test non le rilevano

La droga che la passa liscia: nuovi potenti psicotropi sintetici passano senza alcun problema i controlli in più di nove laboratori italiani su dieci, impreparati all’analisi delle nuove molecole di ultima generazione che continuamente vengono immersi sul mercato. Il nostro Paese rimane così arretrato e persino in ritardo nell’aggiornamento delle tabelle, mentre si susseguono lungo tutto lo stivale italiano i sequestri da parte dei Nas. Le sostanze diventano social, viaggiano e vengono vendute anche attraverso i moderni canali dei social network. Un messaggio da un account anonimo, lasciato sulla bacheca di un gruppo Facebook, indica un link, che solo apparentemente riporta ad un sito di “casa e giardinaggio” ma scorgendo nel suo forum, nasconde le indicazioni per comprare ketamina o catinoni sintetici, che provano un’alterazione della percezione di se stessi, allucinazioni e in alcuni casi è utilizzato anche per aumentare il piacere sessuale. Si tratta di droga, ancor più forte di cocaina o ecstasy, ma passa inosservata ai drug-test. Stupefacenti invisibili, nel solo 2018, sono state sessanta le nuove sostanze rilevate nel nostro Paese, che continuano a proliferarsi sotto lo sguardo attonito e impreparato all’analisi di centinaia di nuove molecole da parte dei laboratori ospedalieri italiani. I social diventano il dark web che si affaccia ai laboratori asiatici, statunitensi e dell’est Europa. E’ da qui che partono le spedizioni in pacchetti da meno di un Kg, leggeri ma che minano il cervello. Da un grammo di sostanza si ricavano al massimo tre dosi, che costano ognuna tra i quindici ed i trenta euro, a seconda della sostanza: polveri o liquidi che possono essere sniffati, ingeriti o fumati. I Nas, in un anno hanno sequestrato centinaia di migliaia di dosi, destinati a giovani e over quaranta. Sostanze destinate anche al popolo giovanile, nel 3% dei casi le stesse sostanze sono state rilevate nell’organismo di ragazzi al di sotto dei 15 anni. Ottocento le molecole messi in lista dall’Osservatorio Europeo, nel nostro Paese ne sono state recensite solo circa duecentocinquanta. Le nuove molecole rilevate dall’Osservatorio sono circa sessanta e molte di queste sono state già rilevate sugli assuntori italiani, ma nonostante tutto, come altri centinaia di tipi, non sono ancora classificate come tali dalle tabelle aggiornate dal ministero. Tra le nuove sostanze i catinoni sintetici, utilizzati maggiormente nella pratica del “chem-sex” e i cannabinoidi sintetici e le fenetilamine, “ma per la quasi totalità dei laboratori negli ospedali, se hai assunto ad esempio catinoni, sei pulito”- ha dichiarato Carlo Locatelli, direttore del Centro Nazionale di Informazione Tossicologica. Nel frattempo vecchie e nuove generazioni di droghe si fondono e viaggiano veloce superando anche le procedure burocratiche. Ascoltando il punto di vista degli esperti in tossicologia, una caratteristica del fenomeno delle nuove droghe è il turn-over, infatti, in dieci anni si sono già avvicendate quattro generazioni di stupefacenti. Le difficoltà non si riscontrano solo in campo medico ma anche in quello investigativo, perché il traffico è un viaggio che abbraccia varie nazioni anche oltre confine ed inserirsi non è facile, se non in un piccolo segmento, scontrandosi a volte con alcuni Stati anche europei che non considerano alcune sostanze tossiche. E nel deserto dei controlli si pensa al futuro ad un ospedale che potrebbe analizzare duecento sostanze in mezzora con dati che potrebbero confluire nel “Sistema di Allerta Precoce”, il primo ospedale italiano è il Sant’Anna di Fermo della Battaglia, in provincia di Como. I dati potrebbero confluire nel Sistema di Allerta Precoce del dipartimento per le politiche antidroga e dell’Istituto Superiore di Sanità, un progetto che creerebbe maggiore sinergia e coordinamento tra gli ospedali, i centri di ricerca e le forze di polizia, ma che al momento è ai nastri di partenza, che fanno però ben sperare, perché una cosa è certa nuove sostanze nascono quasi ogni giorno e nelle nuove piazze di spiaccio, i social, vengono continuamente immersi con rischi notevoli per la salute dell’uomo e faro d’attrazione per i più giovani, che in rete ci passano molto tempo e riescono a reperire queste sostanze con una facilità a portata di click e di tasca, considerate le cifre a cui vengono vendute. Così i medici, i tossicologi di laboratorio e gli investigatori, restano spiazzati, inermi e cercano con non poca difficoltà di guardare al futuro e di analizzare, schedare e capire quante più sostanze possibili. Sembra proprio una sfida attuale tra il sempre più emergente mondo delle sostanze stupefacenti ed i medici.