Draghi spinge i mercati: il programma QE va avanti

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Il Ftse Mib segna +0,59%, il Ftse Italia All-Share +0,63%, il Ftse Italia Mid Cap +0,98%, il Ftse Italia Star +0,64%. Mercati azionari europei tonici in avvio, ancora sostenuti da parole Draghi: DAX +1,3%, CAC 40 +1,3%, FTSE 100 +0,8%, IBEX 35 +1,1%. Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a +1,66%, Nasdaq Composite a +1,65%, Dow Jones Industrial a +1,87%. I future sui principali indici USA attualmente sono in rialzo dello 0,1-0,3 per cento. Deciso progresso a Tokyo con il Nikkei 225 a +2,11%. Positive anche le borse cinesi: a Shanghai l’indice CSI 300 termina a +1,33%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng segna al momento +1,3%. Euro poco sotto i livelli di ieri sera contro dollaro, ma sopra il minimo della notte a 1,1072 (livello più basso da circa due mesi). EUR/USD oscilla in area 1,1100. Ieri la moneta unica è crollata in vista di ulteriori misure espansive da parte della BCE nella riunione di dicembre. Mercati obbligazionari europei positivi in avvio, prolungano il rally di ieri con attese incremento/estensione acquisto bond da parte della BCE: il rendimento del BTP decennale scende di 5 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,46%, quello del Bund cede 3 bp allo 0,49%. Lo spread è quindi in calo di 2 bp a 97.

Borse asiatiche

Dopo il rally di Wall Street (con i principali indici Usa che hanno sfiorato un guadagno del 2% giovedì), il trend rialzista è proseguito anche sui mercati asiatici. A sostenere i corsi sono state soprattutto le parole di Mario Draghi che ha spiegato come il piano di quantitative easing proseguirà fino a quando sarà necessario, lasciando la porta aperta a nuovi interventi, anche valutari, nel mese di dicembre. A Tokyo, il Nikkei 225 recupera significativamente terreno dopo la perdita dello 0,64% segnata giovedì e chiude con un balzo del 2,11% al traino di titoli industriali e delle materie prime (Sumitomo Heavy Industries ha sfiorato un progresso del 6%). Sul versante macroeconomico positiva la lettura preliminare dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei, che si attesta in ottobre a 52,5 punti contro i 51,0 punti della lettura finale di settembre (51,7 punti in agosto). Il dato è significativamente superiore ai 50,5 punti del consensus. Performance non tanto peggiore per la piazza di Sydney, con l’S&P/ASX 200 che guadagna l’1,67% in chiusura delle contrattazioni. Anche i mercati cinesi seguono l’onda, nonostante i timori per il rallentamento dell’economia di Pechino non si siano diradati. Incoraggiante, però, che i prezzi delle case, in calo per il tredicesimo mese consecutivo, diano segnali di ripresa. In settembre, infatti, i prezzi medi delle nuove abitazioni sono calati in Cina dello 0,9% su base annuale contro il 2,3% di declino registrato in agosto (e del 3,7% in luglio), in quella che è la flessione più moderata negli ultimi 13 mesi. Su base mensile continua intanto la striscia positiva. Nel quinto rialzo consecutivo, infatti, i prezzi sono cresciuti dello 0,3% rispetto ad agosto. A qualche ora dalla chiusura degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 viaggiano intorno a progressi dell’1% mentre è di circa il 2,5% il guadagno dello Shenzhen Composite, il più colpito nella seduta di sell-off di mercoledì (quando aveva perso il 5,94%). L’Hang Seng è invece in progresso di circa l’1,5% a Hong Kong. Seduta positiva anche per Seoul con il guadagno dello 0,86% per il Kospi. Secondo i dati preliminari diffusi dalla Banca centrale nei tre mesi allo scorso 30 settembre il Pil della Corea del Sud è cresciuto su base rettificata stagionalmente rispetto al precedente periodo dell’1,3% contro lo 0,3% del secondo trimestre (e lo 0,8% dei primi tre mesi dell’anno) e a fronte dello 0,8% atteso degli economisti. Su base annuale l’incremento è stato del 2,6% contro il 2,2% del secondo trimestre (nei primi tre mesi dell’anno era calato del 2,5%) e contro il 2,4% del consensus.

Borsa Usa

Wall Street ha chiuso in netto rialzo, ieri, grazie alla Bce. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,87%, l’S&P 500 l’1,66% e il Nasdaq Composite l’1,65%. A spingere gli acquisti sono state le parole del numero uno della Bce. Mario Draghi ha detto che il QE andrà avanti fino a quando sarà necessario. Inoltre dai risultati societari e dai dati macroeconomici pubblicati in giornata sono arrivate più notizie positive che negative. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 16 ottobre si sono attestate a 259 mila unità, inferiori alle attese degli analisti pari a 265 mila unità ma di poco superiori al dato rilevato la settimana precedente (256 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,170 milioni, inferiore ai 2,188 milioni attesi. L’Indice Prezzi Abitazioni pubblicato dalla Federal Housing Finance Agency (FHFA) è cresciuto dello 0,3% nel mese di agosto, lievemente al di sotto delle attese, fissate su un incremento dello 0,4%. Rivisto al ribasso il dato precedente relativo a luglio da +0,6% a +0,5%. Su base annuale l’indice è salito del 5,5%. Le vendite di abitazioni esistenti in settembre sono cresciute del 4,7% rispetto ad agosto. Il dato è risultato superiore al consensus fissato su un incremento dell’1,4%. Sul fronte societario eBay +13,92%. L’utile per azione adjusted nel quarto trimestre ha superato le attese a 0,43 dollari contro i 40 centesimi indicati dal consensus. American Express -5,23%. Il gigante delle carte di credito ha pubblicato una trimestrale con cifre in calo e inferiori alle attese. McDonald’s +8,11%. I risultati trimestrali del colosso dei fast-food hanno battuto le previsioni. Texas Instruments +11,93%. Il produttore di chip ha fornito un outlook per i l trimestre in corso convincente. Dow Chemical +5,27%. Il gruppo chimico ha aumentato il dividendo trimestrale del 10%. nello scorso trimestre l’utile rettificato ha superato le attese a 0,82 dollari per azione contro i 13 centesimi indicati dal consensus. Caterpillar +2,87% nonostante una trimestrale deludente. Ricavi e profitti sono diminuiti più del previsto. Inoltre la società ha abbassato le stime sugli utili per l’intero esercizio. Valeant -7,37%. Il titolo del gruppo farmaceutico, alla quarta seduta negativa consecutiva, ha ridotto le perdite dopo aver annunciato una conference call in cui risponderà alle accuse mosse da Citron. Secondo la società di ricerca Valeant avrebbe gonfiato le vendite.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in forte rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna l’1,2%, il Cac40 di Parigi l’1,5%, il Ftse100 di Londra lo 0,8% e l’Ibex35 di Madrid l’1,3%. I listini del vecchio continente continuano a beneficiare delle indicazioni fornite ieri dal numero uno della Bce Mario Draghi. In Francia, Markit Economics ha reso noto che il dato preliminare dell’Indice PMI Manifatturiero, nel mese di ottobre, è salito a 50,7 punti dai 50,6 punti rilevati in settembre, indicando una progressiva espansione dell’attività manifatturiera, insieme a quella dei servizi. L’Indice PMI Composito è cresciuto a 52,3 punti dai 51,9 punti precedenti, sui massimi da quattro mesi. Tra poco saranno annunciati anche gli indici PMI di Germania e zona euro.

Italia

Piazza Affari ha chiuso in netto rialzo, ieri, toccando proprio in chiusura +2% dopo una mattinata incerta, grazie alle parole di Mario Draghi nella conferenza stampa della Bce che ha aperto le porte a una possibile rimodulazione del QE a dicembre. L’indice FTSE Mib ha chiuso in rialzo del 2%, l’Allshare dell’1,83%. In linea Francoforte e Parigi, un po’ indietro Londra. Volumi per 3,5 miliardi di euro. Le voci stampa su un’accelerazione dei colloqui per approdare a una fusione ha acceso i riflettori su POPOLARE MILANO (-3,63%) e BANCA CARIGE (+4,31%). Secondo gli operatori in un deal di questo tipo c’è il rischio che Popolare Milano debba pagare un premio per Carige. In realtà Bpm paga anche il fatto che ieri segnava un progresso del 62% circa da inizio anno e questo ha stimolato i realizzi. Impressionanti i volumi: oltre 4,4 volte la media mensile per Pop Milano, oltre 3 volte per Carige. TELECOM ITALIA balza di oltre il 5% con tutto il settore europeo sulla scia della buona performance di Orange che ha migliorato i target di utile dell’anno dopo i buoni risultati del terzo trimestre. Tra i titoli del lusso spicca LUXOTTICA (+4,78%) che secondo Barclays potrebbe annunciare solidi risultati grazie al suo posizionamento. Ben comprate anche MONCLER (+3,34%) e FERRAGAMO (+2,63%), mentre TOD’S (+0,53%) resta indietro per il taglio di target da parte di JPMorgan. STM guadagna oltre 3% galvanizzata dai risultati sopra le attese di Texas Instruments. L’ESPRESSO festeggia con un +5% i conti del trimestre che, secondo alcuni analisti, hanno mostrato una marginalità migliore delle attese.


I dati macro attesi oggi

Venerdì 23 ottobre 2015

03:35 GIA Indice PMI manifatturiero (flash) ott;

03:45 CINA Indice PMI Caixin manifatturiero ott;

09:00 FRA Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott;

09:00 FRA Indice PMI servizi (prelim.) ott;

09:30 GER Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott;

09:30 GER Indice PMI servizi (prelim.) ott;

10:00 EUR Indice PMI composito (prelim.) ott;

10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott;

10:00 EUR Indice PMI servizi (prelim.) ott;

10:00 ITA Fatturato industriale ago;

10:00 ITA Ordini all’industria ago;

11:00 ITA Vendite al dettaglio ago;

12:00 ITA Salari contrattuali set;

15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero (flash) ott.