Draghi: l’Europa sia padrona del proprio destino

9

Milano, 12 set. (askanews) – “Sono consapevole che ci vorrà tempo” per dare seguito al Rapporto sulla competitività e che “guardando la situazione dei vari governi in Europa è abbastanza scoraggiante perché sono tutti molto deboli quindi prendere grandi decisioni diventa difficile. Ma la risposta non deve arrivare in una settimana. L’importante è avere una visione a comune”. Così l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, a pochi giorni dalla presentazione a Bruxelles del suo rapporto interviene sulla sua effettiva applicabilità e sui tempi.

Intervenendo a Il tempo delle donne, iniziativa del Corriere della Sera a Milano, intervistato dal direttore Luciano Fontana, Draghi ha detto: “Si vuol essere padroni del proprio destino o no? Affrontare i problemi dell’espansionismo cinese, l’aggressione russa, quel che succederà negli Usa in una situazione di autonomia, indipendenza e sovranità o di dipendenza, forse anche di servitù a un certo punto? Il rapporto vuole dare una risposta su cosa fare per essere indipendenti. Per esserlo bisogna avere un’unità di vedute, in politica estera, sulla difesa”.

“A 27?” si chiede Draghi che poi argomenta: “Se si riesce bene, altrimenti si lavora a gruppi di Paesi, si fanno accordi intergovernativi”. L’importante è “Raggiungere la consapevolezza che si vuole essere indipendenti nell’affrontare le sfide del momento”.

Mlo