Dopo le abbuffate tutti a dieta. Ecco la guida per ‘disintossicarsi’

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Le abbuffate sono come le ciliegie: “Una tira l’altra. È proprio così: più si mangia e più si ha fame. E rientrare nei ranghi dopo gli eccessi dei festeggiamenti di fine anno è difficile. Ci agevola la volontà di liberarsi da uno stato di malessere. Se non stessimo male” per gli stravizi “continueremmo a mangiare, proprio perché la fame è sostenuta soprattutto dall’eccesso di carboidrati che abbiamo ingerito. Quindi bisogna fare uno sforzo in più per rientrare nei ranghi” e riprogrammare l’organismo con l’aiuto di cibi amici. È la guida per ‘disintossicarsi’ dal pieno festivo di carboidrati di Sara Farnetti, specialista in medicina interna. Primo obiettivo, spiega all’Adnkronos Salute: limitare le quantità. Ma come fare? “Per limitare la quantità bisogna cambiare la qualità: per ridurre il cibo che mangiamo, la nostra dieta deve essere povera in carboidrati. Perché meno ne mangiamo, meno voglia ci viene di mangiarli. Questo non significa abolirli del tutto, perché scivoleremmo nella dieta iperproteica. Abbiamo fatto un’eccezione durante le feste e ora dobbiamo ritrovare la regola”, ammonisce. “Non possiamo farlo trovando un’altra eccezione, spostandoci cioè su una dieta iperproteica. Il nostro corpo è stanco di vivere questi disagi. Facciamo dunque una dieta in cui riduciamo sicuramente i dolci. Il problema, infatti, è che” nei giorni post pranzi e cenoni delle feste “ci verrebbe voglia di mangiare meno, ma di finirci le cose che ci vanno. Le persone spesso dicono: non mangio la pasta o il riso. Però magari a colazione continuano a mangiare il pezzo di panettone avanzato o un po’ di cioccolato. Succede perché ci è rimasto l’errore metabolico che si è compiuto nelle feste di Natale di voler alimentare il desiderio di zuccheri, perché è quello che abbiamo mangiato”.