Domani sI fermano i controllori di volo, aerei a terra dalle 13 alle 17

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Domani, dalle 13 alle 17, sciopero nel traffico aereo. A incrociare le braccia, i controllori di volo che fanno parte del sindacato Unione italiana controllo e assistenza al Volo. “Inizialmente lo sciopero, su scala nazionale, doveva essere di 24 ore ma è stato ridotto a sole quattro ore – spiega Gianluca Labigi, coordinatore nazionale di Unica – sottolineando l’ennesimo atto di riduzione di uno sciopero legittimamente dichiarato, lanciamo un allarme verso un modello societario di Enav che sta mostrando tutte le sue lacune. Collocare in Borsa una azienda di questo tipo è stata una scelleratezza. Lo dicemmo allora e lo confermiamo oggi. L’attenzione verso i risultati economici, più che ai servizi da fornire, sta impoverendo il patrimonio di credibilità e prestigio internazionale negli anni accumulato, oltre ad una disaffezione interna che nasce da tutta una serie di accordi non rispettati”. Per il sindaco, la compressione dello sciopero a 4 ore è stato un “atto coercitivo del Ministro dei Trasporti, impropriamente avallato dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi. In un Paese normale ci sarebbe una presa d’atto dei problemi e interventi per risolverli. Invece già sappiamo che ci incontreremo a pochi giorni dalla prossima agitazione, quando si riuscirà a trovare una nuova data nel dedalo di una legge di regolamentazione fatta apposta per renderne praticamente quasi impossibile l’esercizio”. Il prossimo incontro con Enav infatti dovrebbe essere fissato per il 16 gennaio. “Controllori di volo, esperti di assistenza al volo e previsori meteo sono sempre meno e per la prossima estate non sappiamo se riusciremo ad offrire il solito eccellente servizio”, conclude Labigi.