La domanda di energia elettrica in Italia nel 2023 ha registrato un calo del 3,2% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 305,0 TWh. Questo trend decrescente, evidenziato nel rapporto annuale del MASE, è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia, le politiche di efficientamento energetico e la crescente diffusione di tecnologie rinnovabili. In particolare, il settore industriale ha registrato una flessione dei consumi del 3,9%, con una leggera ripresa solo nell’ultimo mese dell’anno. Tale dinamica è riconducibile sia alla congiuntura economica sfavorevole, sia agli sforzi delle imprese per ottimizzare i consumi energetici.
Anche il settore dei servizi ha mostrato una contrazione dei consumi, sebbene meno marcata (-1,2%). Questo dato potrebbe riflettere una maggiore attenzione verso l’efficientamento energetico negli edifici commerciali e pubblici, nonché un cambiamento nei modelli di consumo legati alla digitalizzazione e al lavoro da remoto.
Le prospettive future per il consumo di energia elettrica in Italia sono legate all’evoluzione del contesto economico, alle politiche energetiche e ai progressi tecnologici. Si prevede una graduale riduzione dei consumi grazie alle politiche di efficientamento e alla diffusione delle rinnovabili, ma anche una maggiore volatilità legata alla crescente elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento.